08/12/2013 09:38
Oggi sarà difficile mettere da parte le emozioni per lallenatore della Fiorentina, che per 10 anni ha vestito la maglia giallorossa. Trigoria è sempre stata la sua seconda casa e lì è rimasto anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, per insegnare calcio ai più giovani. Un tentativo con i «grandi» lha fatto, ma aveva il compito arduo di rimettere a posto le cose dopo le dimissioni di Ranieri. Fece il possibile, ma non bastò per farsi confermare la fiducia. Da avversario, Montella non è mai riuscito a battere la Roma: 3 le sconfitte e 2 i pareggi, tra Catania e Fiorentina, con solo 5 gol realizzati e 9 subiti. Lui vuole provare a sfatare questo tabù, ma mette le mani avanti: «Sarà una partita difficile, ci affronteranno al 101% e dovremo esserne consapevoli. Sarà una partita importante, ma non decisiva. Garcia vuole 11 lupi? Quando ero a Roma di lupi ne avevamo anche di più. Li affronteremo con il fuoco, magari con gli accendini antivento tipo zippo». Una battuta per sdrammatizzare alla vigilia di una gara complicata, in cui si aspetta di tutto, persino Totti in campo: «Spero non giochi. Anche se conoscendolo, e soprattutto sentendo quello che mi ha detto direttamente lui, partirà dallinizio».
Montella vorrebbe evitare anche un altro giocatore, che conosce bene: «Spero non giochi nemmeno Ljajic. Non so se si è pentito della scelta di cambiare, solo Adem può rispondere: sicuramente gioca in una grandissima squadra». Il serbo ha lasciato in estate Firenze e ne ha conservato un bel ricordo. Il suo stesso percorso è stato fatto da Lobont, che in viola ha giocato una stagione, così come Balzaretti. Il percorso inverso lhanno fatto invece Aquilani, cresciuto nelle giovanili della capitale dove è rimasto fino al 2009, Lupatelli, che dal 1999 al 2001 ha fatto il secondo portiere dei giallorossi, e Pizarro, il pupillo di Spalletti. Il regista cileno non è al meglio, è stato convocato da Montella, ma dovrebbe partire dalla panchina, lasciando a Borja Valero, Aquilani e Ambrosini le redini del centrocampo, mentre in difesa ci sarà Pasqual, che ha recuperato. Ma gli ex non sono solo in panchina e in campo: il ds viola Pradè ha cominciato a fare il dirigente proprio a Roma. E poi ci sono i colpi di mercato sfiorati, come Giuseppe Rossi, cercato dai dirigenti giallorossi prima che finisse a Firenze, Cuardado, praticamente preso dalla Roma lestate scorsa, e persino Gomez (ancora out), che quando era allo Stoccarda era nel mirino dei giallorossi. Capello voleva Joaquin, la Fiorentina sogna(va) De Rossi: «Purtroppo - ha detto Montella - non ci sono mai veramente state possibilità di prenderlo». Lasse Roma-Firenze per lui è sbarrato.