Roma, ora si sta Allegri

13/12/2013 08:31

UNITÀ DI INTENTI Allegri aveva capito che il suo ciclo al Milan era finito (così come Mazzarri, che però ha preferito i soldi, tanti di più, di Moratti), nonostante il contratto ancora in essere e aveva detto subito sì ai giallorossi. Incontri segreti, a Milano e Roma, più di una conference call tra dirigenti giallorossi, lui e il suo avvocato. Tutto sancito, quattro anni di contratto a una cifra che si aggirava intorno ai tre milioni di euro. Soddisfatto per la durata,per il progetto e per l’aspetto economico (e la buonuscita dal Milan sarebbe diventata un dettaglio). Allegri aveva sposato in pieno anche il mercato: era arrivato e Max aveva dato il suo gradimento; lo avrebbe voluto addirittura al Milan, tanto per fare due esempio. Anche gli era stato nominato, ovviamente ha detto sì, perché pure Adem era in orbita Milan (poi la situazione per il calciatore della si è sbloccata solo a finemercato).La cessione di Lamela non era stata ancora preventivata, mentre doveva andare a sostituire il partente (quello sì, Allegri non avrebbe potuto farci niente) Osvaldo. In quella fase, contestualmente a certe altre cessioni, si era parlato pure di El Shaarawy, che proprio Allegri ha valorizzato al Milan. Tutto era incastrato a dovere, la Roma aveva trovato l’allenatore ancor primadi perdere la finale con la Lazio. Ma dopo quel 26 maggio i tempi si sono allungati e la Roma ha cominciato a mettere fretta all’allenatore livornese, che non aveva risolto i suoi problemi alMilan. Non dipendeva solo da lui e alla fine ci ha pensato Galliani a stoppare ogni trattativa.

PER FORTUNA C’È RUDI Quel contratto firmato è rimasto nelle mani dei dirigenti giallorossi. Ma non vale nulla. A Trigoria, per come stanno andando le cose, non hanno alcun rimpianto. Tra l’altro è daunpo’ che inseguiva . Finito il balletto di Arcore, con la cena tra Berlusconi, Galliani e Allegri e la conferma ufficiale del tecnico sulla panchina rossonera, ha chiamato Rudi, in quel momento invacanza con la famiglia. Convocazione immediata a Milano: un dialogo breve e intenso. ha detto subito sì. Il mercato in entrata e in uscita era più o meno lo stesso, Rudi ha aggiunto solo Gervinho. La classica storia che è finita con un (non) tutti vissero felici e contenti. E lunedì Allegri ridiventa il nemico.