04/12/2013 08:48
Luce a San Siro Francesco Totti manca in campo dal 18 ottobre, ha ripreso a lavorare con il pallone e a forzare i carichi di lavoro, ma vederlo in campo contro il suo amico Montella, che non più di sei mesi fa era suo compagno di vacanze in Spagna, è quasi impossibile. Più facile che lappuntamento sia per la Scala del calcio, il 16 dicembre contro il Milan, dove sarà essere abile e arruolato anche Mattia Destro.
Fatiche e affaticamenti Dopo la partita di venerdì con la Primavera, Destro ha pagato la lunga inattività ed è alle prese con un affaticamento alla coscia sinistra, anche se domenica dovrebbe comunque andare in panchina. Lui ci spera, tanto che ieri, nonostante lallenamento fosse di pomeriggio, già dalla mattina era a Trigoria a lavorare. Un altro che dovrebbe essere a disposizione è Borriello: i fotografi lo hanno immortalato a Milano, lunedì, mentre si dedicava a una seduta di shopping, ieri, invece, si è dedicato al lavoro con i compagni e il dolore al piede sembra svanito. Contro la Fiorentina, quindi, ci sarà di sicuro.
Gervinho in crescita Un giocatore che nella sfida coi viola potrebbe essere tonificato dal lavoro che sarà svolto nei prossimi giorni è Gervinho, che vuole lasciarsi alle spalle tutte le scorie relative allinfortunio muscolare occorsogli col Napoli.
Tra Bergamo e Belgrado Quello che non è svanito è invece il periodo in chiaroscuro di Adem Ljajic. Il giocatore però non si sente in crisi e, a chi gli è vicino, ha fatto notare di aver servito, domenica, lassist a Strootman per il pari. Sa che Garcia e la Roma tutta da lui vorrebbero di più e sa anche che, se cè una partita in cui quel qualcosa di più va dato, è quella contro la sua ex squadra, in programma domenica prossima allOlimpico. Certo, è entrato in diffida, ma, dicono a Trigoria, non per questo tirerà indietro la gamba. Tra laltro, il direttore sportivo Walter Sabatini in questi giorni ha sempre cercato di parlarci per confortarlo e fare meglio. Domenica poi affronterà il club in cui è cresciuto, la settimana successiva quello in cui sarebbe potuto (e voluto) andare: giorni da emozioni forti, che si potrebbero sommare a quelle che potrebbe regalargli Dejan Stankovic. Con lui alla guida della Federcalcio serba la Nazionale, una volta scelto il nuovo commissario tecnico (e soprattutto dribblatro il problema del cantare quellinno poco gradito ad Adem), potrebbe non essere più un miraggio. E questo farebbe felice sia Ljajic sia la Roma, ben contenta di avere in rosa un giocatore più sereno.