Se Italia Uno fa l’avvocato della Signora

05/12/2013 09:32

L’episodio dei bambini multati? «Si cerca sempre di creare un problema che non esiste. Su una cosa lodevole frutto di una scelta altamente positiva che meriterebbe ampio spazio, si tenta di vedere il lato negativo: siamo in Italia». Parole che lasciano di stucco. Il della Nazionale ha perduto una grossa occasione per rimanere zitto. La prudenza gli avrebbe impedito di generare il profondo sconcerto fra la gente civile che si è sentita presa in giro udendo che «il problema non esiste », quando l’Italia intera denigrata ironicamente, ha sentito partire dalle immacolate ugole il volgare grido riferito ai rifiuti organici.

Si è tentato di coinvolgere pure Prandelli il quale però ha avvertito la responsabilità del suo ruolo mancata a Buffon. «I bambini andrebbero educati» è stato il laconico commento del CT che deve aver indispettito gli indefessi difensori della . Ha preso la parola Bruno Longhi per puntellare con un giro di parole “sfuggenti“ la sostanziale integrità morale dei giovani imputati. Fin qui, è sembrato tutto rientrare nelle regole che vigono dalle parti in cui è tassativamente vietato criticare qualsiasi comportamento della vecchia madama, anche se questa invita allo stadio l’innocenza che sceglie lo “sterco” per insultare gli avversari. La botta allo stomaco si è sentita quando l’incauto commentatore si è addentrato nei paragoni, scappatoie dell’ipocrisia. «Si parla tanto dei bambini juventini e allora che dire di quello che combinano i grandi. Prendiamo ad esempio Bergamo dove dagli spalti romanisti è stata lanciata una pioggia di bengala contro i tifosi avversari». No caro sig. Longhi. Stavolta ha scelto proprio male andando a rievocare Bergamo dove i tifosi giallorossi hanno subito imboscate vigliacche. Ma nella fretta di indossare la toga a strisce, ha dimenticato il piccolo particolare.