Toro, quanto vale la carta D’Ambrosio?

29/12/2013 13:40

LA STAMPA (F. MANASSERO) - Sembrava ai titoli di coda, ma la telenovela non è ancora finita. Il futuro di Danilo D’Ambrosio è tornato un rebus che rischia di intralciare i programmi del giocatore più conteso di tutta la A, ma anche di condizionare in qualche modo le mosse del Toro. Nonostante l’invito natalizio al terzino di ripensarci e di firmare il prolungamento del contratto con i granata, Cairo sa bene che la strada verso una clamorosa retromarcia è difficile quanto l’approdo in granata dello juventino Giovinco («Non c’è nulla di vero», ha detto ieri sera il presidente). Ma è anche consapevole, Cairo, che non cedere subito il difensore può avere conseguenze sulle strategie di mercato. E anche sugli equilibri di una squadra nella quale da inizio dicembre D’Ambrosio è diventato un corpo sempre più estraneo, fino all’estromissione per scelta tecnica dalla lista dei convocati per l’ultima partita contro il Chievo.

Se la fretta è una cattiva consigliera, il Torino non vuole far passare troppo tempo per risolvere questo nodo, che paradossalmente si può trascinare fino a giugno, alla scadenza del contratto. L’esigenza dei granata non è cercare il sostituto - ce ne sono due in casa: Pasquale e Masiello -, che non arriverà a meno di occasioni imperdibili. Ma quella di sbloccare l’altro mercato - si cercano un trequartista e una punta -, che non potrà decollare finché non sarà risolto il caso legato al difensore.



Il finale della favola di D’Ambrosio al Toro, cominciata quattro anni fa quando fu scovato dal ds Petrachi in serie C2 per 700 mila euro, è una partita a quattro tra quasi tutte le grandi del nostro campionato. Una corsa di tra Milan, Roma, e Inter. A metà mese la società rossonera è balzata in vantaggio, ma il fatto che non riesca a chiudere con il Toro ha ringalluzzito la concorrenza. I granata hanno chiesto Nocerino e lo sconto sullo stipendio del mediano, ma il Milan continua a offrire Saponara, trequartista di belle speranze che però deve ancora adattarsi alla serie A. Oppure 500 mila euro. Cairo, che la scorsa estate aveva valutato D’Ambrosio 4 milioni (ma allora il giocatore era in odore di rinnovo), per ora tiene duro e non vuol sentir parlare di «incasso zero». Così, nonostante il Milan abbia una sorta di prelazione morale (in virtù dell’intesa sulla parola trovata ad agosto con il terzino), lo stallo apparente degli ultimi giorni ha rinvigorito le speranze delle altre pretendenti. Tra queste c’è in prima fila la Roma, che ha stuzzicato il giocatore con una proposta per 4 anni a un milione e stagione. E per il club granata ha messo sul piatto la sua metà dell’attaccante Nico Lopez (l’altra è dell’Udinese), oppure il cartellino di un’altra giovane punta, Caprari.



Sullo sfondo restano la e soprattutto l’Inter, che ha pensato come contropartita a Kuzmanovic. Il rompicapo di D’Ambrosio, che ieri è arrivato puntuale al ritrovo della squadra dopo le feste natalizie, passa a Cairo.