21/01/2014 10:18
Da oggi si farà sul serio. Da oggi Michel Bastos non si limiterà a ostentare la 20. La indosserà. La onorerà. Anzi, continuerà ad onorarla, perché chi lha portata prima di lui lha fatto così, con onore. Si è informato a chi fosse appartenuta la 20 alla Roma. A Simone Perrotta, gli hanno risposto. «Ah, lo conosco - ha replicato - è un campione del mondo, me ne ha parlato anche Fabio». Fabio. Fabio Grosso. Furono compagni al Lione. La sua giornata romanista è iniziata la giornata prima. Lo sbarco verso le 19 a Fiumicino, la cena con con Garcia. Ieri il primo contatto col nuovo mondo, Bastos ha toccato la terra di Trigoria. Ha fatto colazione al bar interno e ha conosciuto i suoi nuovi colleghi. Tra loro cera Maicon, vecchia volpe e vecchio amico. Al Mondiale del 2010 in Sudafrica erano stati compagni di stanza. Baci e abbracci, poi Bastos è salito nellufficio di Sabatini. Questione di pochi minuti, dopo il brasiliano è stato accompagnato al Policlinico Gemelli per il primo round di visite. Normale amministrazione, la storia del braccio rotto è vera ma è vecchia. Michel è a posto, gli manca solo un po di ritmo partita, o meglio un po del ritmo di una partita di Serie A e non del campionato degli Emirati Arabi, dove fino a qualche giorno fa militava, tesserato per lAl-Ain.
La Roma lo ha preso in prestito per 1,1 milioni con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni. A pranzo è tornato a Trigoria, dove si è incontrato con Pjanic. I due si considerano quasi fratelli, come peraltro ha fatto ampiamente capire lo stesso fantasista bosniaco sulla propria pagina Facebook: «Benvenuto a Bastos. Amico mio di nuovo insieme per altre grandi partite! A Roma ti troverai molto bene». Nella stagione 2010/11 a Lione stavano sempre assieme: lui, Miralem e Dejan Lovren, attuale difensore del Southampton. Saluti e presentazioni a parte (Michel ha visitato tutto il centro sportivo), Bastos ha anche lavorato un po in palestra prima del secondo round di visite, stavolta al Campus Biomedico di Trigoria. Con le firme sul contratto si è concluso il Bastos-day. Oggi Michel sarà allOlimpico, come previsto, come da copione. Andrà in tribuna. È carico, dice chi ieri lha seguito passo passo, aveva voglia di tornare a certi livelli. A certi. Ai massimi livelli. Perché la Roma lha scelta, lha voluta, era il top. Anzi, la Roma è anche di più: la Roma è la luce. Questo è un concetto che capirà presto. Molto presto. Stanotte. Gli basterà guardare stasera. Gli basterà fissare la Sud, quando linno salzerà.