16/01/2014 09:20
GASPORT - È uno abituato a parlare, Nicolas Burdisso. Ieri lo ha fatto uscendo dallo spogliatoio, dove spesso in questi 4 anni e mezzo di Roma ha preso la parola, e andando direttamente davanti alle telecamere di Sky, perché non voleva più sentire voci riportate o rumours più o meno attendibili. «Me ne vado, perché fare ilMondiale ho bisogno di giocare di più».
Che poi, per lui, significa anche «vivere di più». Successe una volta a Trigoria: Mirko Vucinic era in una delle sue giornate no, con poca voglia di allenarsi. Ranieri lo riprese: «Mirko, guarda che poi si gioca come ci si allena». Burdisso, che era lì vicino, prese la parola e lo sentirono tutti: «No, mister. Non si gioca come ci si allena, si gioca come si vive».
Tifoso giallorosso Punto e a capo, almeno per lui. Che lascia la Roma per giocare titolare e convincere il c.t. Sabella a chiamarlo con lArgentina per il mondiale brasiliano, dopo che, proprio in Nazionale due anni fa, ebbe un infortunio che lo fermò dieci mesi. È stato combattuto, alla fine il professionista ha prevalso: «Garcia è stato chiaro, ha detto che eravamo in 3 a giocarci 2 posti.Ha fatto delle scelte, la Roma sta andando bene e io sono contento perché in questi 4 anni emezzo sono diventato tifoso di questa squadra. Ma ora devo pensare ad altri obiettivi, per questo vado via». Laddio Dove? Genoa e Sampdoria sono due possibilità, ma il difensore argentino vorrebbe una squadra di fascia più alta, sia in Italia (il Napoli può dargli una chance) o allestero (Valencia, Leverkusen e San Lorenzo sono le squadre che ci hanno pensato su). «Lunica cosa che so adesso è che voglio giocare. Per andare al Mondiale ho bisogno di giocare partite. In questo momento posso dire che in testa ho soltanto questo». Oltre a una grande amarezza per come si sta chiudendo la sua avventura nella Roma, dove avrebbe voluto concludere la carriera europea. Ma questo Burdisso non lo dice.