05/01/2014 09:28
Attacca la Juve: Vidal I 7 gol presi da Garcia sono uno diverso dallaltro: non si evidenzia un punto critico. La Roma non ha concesso un solo gol alle punte centrali. Benatia e Castan sono un portone dacciaio. La Roma ha avuto più problemi con gli esterni (Vargas, Biabiany) e gli infiltrati (Muntari). E questultima categoria il vero rischio per Garcia, perché Vidal (7 gol, 13 tiri nello specchio) e Pogba (5, 16) sono gli incursori più spietati in circolazione. Fondamentale sarà il lavoro di protezione di mediana ed esterni, che è il vero segreto del record difensivo dei giallorossi, il grande merito di Garcia: lorganizzazione di squadra. Facciamo due esempi, per capire in concreto come Conte può sbranare lì in mezzo. Nel trio dei mediani, De Rossi è il perno centrale basso, che rincula a impostare tra Benatia e Castan. Se resta troppo basso e uno tra Strootman e Pjanic sale in pressing su Pirlo, senza la copertura degli esterni, si spalancano varchi che gente come Vidal (3 gol alla Roma negli ultimi due incroci a Torino) e Pogba di solito sfrutta.Maanche Tevez che parte da lontano ed è di gran lunga il protagonista di questa notte con più tiri in porta: 29, davanti a Ljajic (18), che potrebbe essere la scelta di Garcia, come a San Siro col Milan. Il gol di Muntari subìto in quelloccasione su lavoro da pivot di Balotelli a centro area, è un copione che può tornare utile a Conte, grazie alle sponde di Llorente per i soliti incursori. Secondo esempio. Sarà fondamentale anche il sacrificio in pressing degli esterni alti di Garcia. La Juve alza la palla impostando con i difensori e scaricando spesso su Lichtsteiner ed Asamoah. Presidiare bene quelle linee di passaggio vorrebbe dire costringere la Juve a passare dal centro (Pirlo), a rallentare e a essere più prevedibile. Se invece i due esterni di Conte riusciranno ad attaccare regolarmente alle spalle Maicon e Dodò, per la porta di De Sanctis aumenteranno le percentuali di rischio. Anche per questo, la scelta dellesterno da combinare con Gervinho è delicata: Florenzi può fare un lavoro in copertura che Destro e Ljajic soffrono.
In mezzo: Orazi e Curiazi Ma lo spettacolo vero sarà a centrocampo. Avete presente lultimo derby di Milano? Tutto un altro mondo. Qui cè qualità, corsa, cè tutto. JuveRoma è anche una sfida 3 contro 3, come Orazi e Curiazi. Il trio di Conte è più da guerriglia (più contrasti vinti, più palle recuperate), quello di Garcia da governo (più possesso, più passaggi). Mostruosi i numeri di Vidal e Pogba in fase passiva. Vidal: 93 palloni recuperati, 50 contrasti vinti; Pogba: 118 recuperi, 37 contrasti. Nel complesso i tre giallorossi hanno recuperato 60 palle in meno e vinto 20 contrasti in meno. Ma è impressionante anche il numero di occasioni create da Pjanic: 40. Pirlo ne conta solo 25. Totti non più di 34. I numeri valgono più delle copertine che strillano lo scontro stellare PirloTotti. Conte sa benissimo che la qualità del bosniaco è un fattore chiave e lo farà braccare dai suoi mastini. Un campionato fa la Juve seviziò la Roma proprio a centrocampo. Zeman si suicidò piantando un lampione a centrocampo (Tachtsidis) e osando Lamela e Totti esterni che non coprivano neppure se stessi. Il 433 di Garcia è tutta unaltra cosa e assomiglia al 352 più quanto sembri. Lo dimostrano i flussi di gioco che vedete in pagina. De Rossi arretra tra i due centrali difensivi, Maicon e Dodò salgono, Florenzi affianca la mediana, Gervinho si avvicina a Totti ed ecco un assetto non troppo diverso da quello di Conte. In ogni caso la Juve non cavalcherà praterie come un anno fa, ma troverà a centrocampo la stessa densità che offrirà alla Roma. Un paio di numeri spiegano bene la trasformazione tattica di De Rossi: tante palle recuperate (93), pochi contrasti vinti (12, contro i 50 di Vidal). Perché? Perché tappa buchi e intercetta lultimo passaggio come un libero di vecchio stampo, mentre di tackle e lotte corpo a corpo si occupano Strootman e Pjanic qualche metro più avanti.
Attacca la Roma: Gervinho Garcia si è trascinato il dubbiotridente fino al fischio dinizio. Florenzi? Destro? Ljajic? Fuori Totti? Pjanic avanzato con Bradley a blindare la mediana? Un punto fisso cè: Gervinho. Ed è il più temuto da Conte, perché il più imprevedibile. Garcia può scatenarlo a destra o a sinistra. Guardate il campetto dei suoi tocchi di palla: impossibile definire una zona della metà campo in cui sia più presente. Gervinho spunta ovunque, veloce e tecnicamente attrezzato, quasi come Snejider. La Juve soffre questi giocatori, soprattutto se attaccano larghi, dove la difesa a 3, se mal protetta, presta il fianco. Infatti Conte ha lavorato molto sulle transizioni, per ingabbiare lex Arsenal con i triangoli esterni: Barzagli, Lichtsteiner, Vidal; Chiellini, Asamoah, Pogba. Garcia conta di sorprendere e infilzare un altro 352, come gli è riuscito trionfalmente a San Siro, contro Mazzarri, scatenando magari una nuova cavalcata di Strootman al momento giusto, lanciato dal quarterback Totti, e incrociando di continuo Ljajic (o chi per lui) e Gervinho. Lultima sconfitta della Juve arrivò a Firenze dalle punture in corsa di Rossi e Joaquin. Degli 11 gol presi dalla Juve, tre sono arrivati da palle perse: Muntari, Thereau, Icardi. Il pressing alto a una squadra che imposta sempre da dietro, anche rischiando, potrebbe essere unaltra arma di Garcia, oltre alla testa di Benatia sui calci piazzati: già 4 gol. Comunque vada, ci divertiremo. Raccomandazione finale: Totti e gli altri diano un aiutino allarbitro.