Conte e le sue chiacchiere da bar

05/01/2014 10:09

A quelle tre stelle, illegittime, disegnate nello "Stadium" ma che non possono essere cucite sulle maglie ufficiali. Dai capitani all’allenatore. Parlando di , cambia tono e contenuti: «Mi ha stupito sicuramente il fatto che si è integrato benissimo e si è calato perfettamente in una realtà molto difficile come quella di Roma. Ma mi ero già accorto, quando siamo stati ospiti a Trigoria, di avere di fornte una persona molta scaltra, che aveva ben fisso in testa quello che doveva fare. La piazza di Roma non è una piazza facilissima, quindi grandissimi meriti vanno a proprio perché si è calato nell’ambiente in una maniera molto naturale. Di base è stato facilitato dal fatto di trovare una squadra che, come l’ho trovata io, veniva da due stagioni da dimenticare, veniva da una Coppa Italia persa contro la Lazio e veniva da giocatori contestati. E in più una grande qualità tecnica, perché non dimentichiamo che gli interventi della Roma sono stati mirati, ben fatti, con , con , con , con Gervinho, con , con , cioè, stiamo parlando di giocatori di ottimo livello».

L’allenatore bianconero ha poi parlato dei parallelismi tra questa Roma e la sua : «Se uno fà una riflessione attenta, si rende conto che il percorso della e della Roma è molto simile: la ha iniziato tre anni fa con me, e la Roma con Luis Enrique. In tre anni noi abbiamo vinto due Scudetti, due Supercoppe e adesso siamo in testa alla classifica, quindi penso che abbiamo bruciato veramente le tappe. La Roma ha avuto più sfortuna, forse meno bravura nel mercato, nella scelta degli uomini per questa ristrutturazione. La Roma ha fatto un percorso molto simile al nostro, però è da quest’anno che sta provando a vincere il campionato».