Da Florenzi a Berardi partono 2 messaggi per il ct Prandelli

13/01/2014 09:20

Il cosentino (di Cariati), 19 anni, poche ore più tardi ha deciso di alzare la posta: in rovesciata non è andato solo luimasi è portato dietro tutto il Sassuolo, che ha schienato il Milan passando da un malinconico 0 2 ad un incredibile 4 2. Visto che parliamo di fiabe, pare persino superfluo aggiungere che le 4 reti le ha segnate tutte lui, un attaccante con stimmate da predestinato e un futuro già scritto nell’orbita juventina. Non a caso, con 11 centri, ha già appaiato un pirata del gol come Tevez. Apparentemente, e Berardi appaiono lontani. Giocatore caratterialmente ideale il romanista: sorridente, disponibile al sacrificio, pronto a tornare dietro le quinte quando serve. Assai più ombroso il neroverde che oltre al talento nella sua rapidissima ascesa ha già messo in mostra anche un carattere spigoloso, tanto da meritarsi l’anno scorso una lunga sospensione azzurra per aver rifiutato una convocazione dell’Under 19.

Ebbene, confidando in mago Prandelli che infatti li segue entrambi ad unirli potrebbe essere proprio la Nazionale. Non è un mistero che l’Italia abbia problemi in zona gol, intristita com’è dall’infortunio di Rossi, le ubbie di Balotelli, la sparizione di El Shaarawy, le panchine di Osvaldo e Giovinco, la scarsa concretezza di Insigne, la vetustà di Gilardino e Toni. Il c.t. in fondo è stato chiaro: «Oltre che di campioni, al Mondiale avremo bisogno di atleti». Tradotto: giovani che oltre al talento abbiano nelle gambe birra e voglia di rovesciare il mondo. Rovesciare. Se ci pensate bene, proprio la specialità in cui e Berardi ieri hanno dimostrato di eccellere.