28/01/2014 08:39
IL ROMANISTA (P. A. COLETTI) - Tutti ci credono, nesuno lo dice. La strategia della Roma sta funzionando. Lo scudetto, a differenza di quello che tutta Italia pensava l’estate scorsa, non è un’utopia. Dopo il pareggio interno del Napoli con il Chievo è corsa a due tra Juvetnus e Roma. «Ancora mancano diciassette partite» ha detto ieri Morgan De Sanctis all’uscita dall’Hotel Michelangelo di Milano, dove con Garcia ha partecipato all’incontro tra arbitri, dirigenti, allenatori e capitani.
A parole, la linea del portiere giallorosso è la stessa dell’allenatore francese che in conferenza stampa sabato aveva detto: «Il destino non è nei nostri piedi». Il destino però ha portato in dote ai giallorossi i pareggi di Juventus e Napoli, con i giallorossi ora a -6 dai bianconeri e a +6 sulla squadra di Benitez. «Considerando i risultati di sabato di Juventus e Napoli - ha detto ieri De Sanctis -, per noi era fondamentale dare un segnale importante, forte e concreto. E così è stato. Sei punti rimangono un bottino importante per la Juventus, considerando anche il lavoro che stanno facendo i bianconeri e il loro valore. Noi dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro».
Concentrazione che a Trigoria, dall’arrivo di De Sanctis e Garcia, non è mai mancata. Su 21 partite giocate sono arrivate 15 vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta. Questo il percorso netto che ha portato i giallorossi a quota 50 punti in campionato con 45 gol fatti e 11 subiti. Ora la stagione entra nel vivo: domenica all’Olimpico arriva il Parma, poi le due semifinali di Coppa Italia inframezzate dal derby del 9 febbraio. Calendario che non spaventa De Sanctis: «A breve avremo un tour de force importante con squadre forti. C’e’ anche una semifinale di Coppa Italia da giocare e non dobbiamo guardare tanto oltre. Io considero un obiettivo importante la Coppa Italia, indipendentemente da chi sarà l’avversario. Speriamo di arrivare in finale, non bisogna sottovalutare il fatto che la Roma ne ha vinte nove e sarebbe una gratificazione per tutti essere la prima squadra italiana ad indossare la stella d’argento». Il portiere giallorosso ha poi elogiato il suo compagno di squadra Gervinho, grande protagonista dell’ultima vittoria della Roma a Verona: «Sta andando bene, speriamo continui a fare il suo lavoro: significherebbe che abbiamo un giocatore devastante».
De Sanctis ha anche ammesso di non essere un grande fan dei social network, al contrario di molti suoi colleghi: «Non è un mondo che mi appartiene, spesso è una bacheca di meri insulti...». L’ex portiere di Udinese e Napoli ha voluto commentare l’operato degli arbitri in questa stagione: «Nei numeri è stato un girone di andata assolutamente positivo per quanto riguarda gli arbitraggi. L’incontro di oggi (ieri, ndr) è stato focalizzato sul tema fuorigioco e sul nuovo regolamento, qualcosa che dobbiamo capire soprattutto noi giocatori perché gli arbitri lo stanno facendo molto bene. È stato un incontro positivo, confronti sani come questi devono assolutamente continuare ad esserci». De Sanctis ha anche dato la sua interpretazione sull’episodio che ha visto coinvolto Buffon contro la Lazio: «Andrebbe tolta la tripla penalizzazione per il portiere: rigore, espulsione e squalifica successiva».