31/01/2014 09:47
GASPORT (M. CECCHINI / A. PUGLIESE) - Siccome la vita è strana, il paradosso della giornata su cui riflettere è questo: i fanti italiani del Piave, vincendo la Prima Guerra Mondiale, hanno reso possibile la liberazione di quella parte del Nord-Est che era sotto il dominio dell’Impero Austroungarico e, come effetto collaterale, il tesseramento del brasiliano Rafael Toloi come giocatore comunitario. Scherziamo, ovvio, ma fino a un certo punto, perché il 23enne difensore — che arriva stamattina in prestito dal San Paolo (con riscatto obbligatorio a giugno a 4,5 milioni) — può diventare subito un rinforzo per Rudi Garcia grazie alla legge 379 del 19 dicembre 2000, il cui incipit recita così: «Disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all’Impero austro-ungarico e ai loro discendenti». Come dire, se l’imperatore Carlo I, erede di Francesco Giuseppe, avesse vinto la guerra, questa norma (poi più volte rivista) non sarebbe esistita. La Roma, però, ha fatto tutti i passi giusti, parlando con il Ministero degli Interni e ottenendo anche l’ultimo decreto consolare necessario che attesta, di fatto, la sua cittadinanza italiana.
Visite mediche Oggi, dunque, Toloi (che sta per diventare papà) si sottoporrà alle visite mediche per aggregarsi subito al gruppo giallorosso, poi firmerà il contratto. Il d.s. Sabatini lo segue fin dai tempi del Palermo, ma il suo status, allora di extracomunitario, ne impedì il tesseramento. Destro naturale, 185 centimetri per 75 chili, c’è chi dice che assomiglia a Castan e in Brasile viene descritto come un difensore dai piedi buoni, tanto da poter essere utilizzato anche come mediano davanti alla difesa. Cresciuto nel Goias Esporte, ha messo insieme 88 presenze prima di approdare al San Paolo, dove ha giocato 41 partite realizzando un gol e, soprattutto, ingolosendo con le sue prestazione Napoli e Milan, ma non solo. Già, perché in Brasile lo voleva a tutti i costi la Fluminense, che spera ancora in qualche intoppo burocratico. «In realtà mancano solo alcuni dettagli burocratici», ha detto ieri João Paulo de Jesus Lopes, vicepresidente del San Paolo.
Malumore Jedvaj L’arrivo di Toloi, però, pare avere immalinconito il baby Jedvaj, pagato in estate 5 milioni, che avrebbe chiesto di essere ceduto in prestito visto che le sue chance di giocare sembrano diminuire ulteriormente. Alla Roma, dopo qualche titubanza iniziale, si sono convinti che possa essere la scelta giusta per la crescita del ragazzo e, nonostante, alla fine del mercato manchino solo poche ore, si cercherà una soluzione in extremis. Qualche chiacchierata c’è stata già con i club «amici» come Sampdoria, Chievo e Verona, ma la situazione è tutta da definire. C’è Golubovic Intanto arriva in giallorosso anche Petar Golubovic, 19 anni, difensore di fascia dell’Ofk Belgrado. Ovvero, un altro dei giocatori di prospettiva che Sabatini sta acquistando per consentire leopardiane «magnifiche sorti e progressive » alla Roma americana. Perché (tanto per restare in tema), dopo la Caporetto di risultati delle ultime due stagioni, è già cominciata la riscossa verso la vittoria. L’Impero del Nord a strisce bianconere è avvisato.