E Garcia ritrova lo spirito dei record: “Segnano tutti e nessuno è indispensabile”

27/01/2014 09:53

LA REPUBBLICA (E. SISTI) - «La farà il suo e noi faremo quanto ci compete. La è fortissima, lo vediamo tutti, eppure non è imbattibile». dice di essere contento a metà della partita di Verona: «Non bene nella prima parte. Poi commettiamo ancora troppi errori (come quello di che ha innescato il pari veronese, ndr), in trasferta bisogna essere più cinici». È però innegabile che dal suo muretto lo stratega francese sia tornato a vedere una macchina a ventidue e più gambe capace di inanellare giri convincenti, rispettando la cultura d’origine (essere un solo organismo) e dosando gli sforzi: «Siamo sei sopra e sei sotto, dipende se vediamo il mezzo bicchiere pieno o vuoto. In ogni caso quello che conta è solo il Parma ( sarà squalificato, ndr) domenica prossima». Come dire che il resto è astrazione filosofica. Ma non può sfuggirgli la sensazione che la Roma abbia ritrovato il mood agonistico dei giorni del record di vittorie. Cambi in corsa, formazione iniziale, la gestione di e (con un problema al ginocchio): «Siamo un gruppo compatto in cui tutti sono importanti, anzi decisivi, ma nessuno è indispensabile. Lo prova che quasi tutti vanno in rete. Ora ne abbiamo 6 con 5 reti. E non è un caso. Accadde anche nel Lille, a fine stagione ci ritrovammo con tre con 15 reti pur non avendo un vero attaccante di riferimento ». E se Pallotta comprasse Cristiano Ronaldo? «Ah già, perché c’è questa possibilità, no...?».