05/01/2014 09:33
Un attacco che per due terzi è deciso: Totti e Gervinho sono, infatti, sicuri del posto. Per la terza maglia, invece, sono in tre: Destro, Ljajic e appunto Florenzi. Il favorito, ad oggi, dovrebbe essere il "jolly" (con Mattia pronto a subentrare a partita in corso) che, a differenza degli altri due, può garantire maggiore copertura ma non è da escludere che alla fine Garcia opti per un attacco pesante. Unipotesi che stuzzica anche perché chi ha battuto la Juve, lha fatto giocandosela alla pari, rischiando. Lesempio è quello dellInter di Stramaccioni che, prima del crollo in campionato, andò a vincere (prima squadra di Serie A a farlo) allo Juventus Stadium con un 3-4-3 che in attacco vedeva tre attaccanti di ruolo: Cassano, Palacio e Milito. Una formazione che, al fischio dinizio, destò molti dubbi ma che alla fine portò a casa la vittoria. Una vittoria che ora cercherà la Roma che, come ha sottolineato lallenatore francese, andrà «a Torino per vincere, come facciamo sempre su tutti i campi, questo non cambierà - le parole dellallenatore giallorosso -. Mi piace il fatto che sia indisponibile solo Balzaretti, che speriamo di rivedere in gruppo la prossima settimana. Tutti gli altri sono pronti. Mi piace di più avere delle scelte da fare». Scelte "limitate" dalla presenza dei titolari per quanto riguarda il centrocampo e la difesa.
Sulla mediana, infatti, agiranno i soliti tre titolarissimi: De Rossi davanti alla difesa con Pjanic e Strootman intermedi. In difesa, invece, dato il forfait di Balzaretti, a sinistra giocherà Dodò (undicesima presenza stagionale, sesta consecutiva) che partita dopo partita sta convincendo sempre di più Garcia. I miglioramenti sono evidenti a tal punto che, secondo qualche rumors, il brasiliano manterrà il posto da titolare anche quando Balzaretti tornerà a disposizione (a breve). Al centro la coppia composta da Castan e Benatia. A destra Maicon. In porta De Sanctis. Un undici di partenza che dovrà mantenere la concentrazione «per tutta la partita, non solo allinizio. Forse è meglio partire in vantaggio, ma forse no. Non deve cambiare nulla se prendiamo un gol o se siamo in vantaggio da subito, abbiamo tutta una partita da giocare sapendo che loro hanno punti forti e dobbiamo essere anche molto efficaci». Più o meno come la Roma è stata fino a prima della pausa quando lì davanti, insieme a Totti e Gervinho, cera Florenzi.