Il nulla di Nainggolan
03/01/2014 20:33
BLOG.GUERINSPORTIVO.IT (S. OLIVARI) -
Radja Nainggolan è il degno uomo mercato di questa piuttosto triste sessione di riparazione, dove circolano così pochi soldi che perfino gli imbonitori professionisti hanno ritegno nel dire bugie o nel farle scrivere ai giornalisti di fiducia.
Molto vicino al Milan, inseguito dallInter, tenuto sotto osservazione dalla Juventus, tanto per coinvolgere l80% del pubblico.
Peccato che allultima rilevazione risulti essere una riserva della nazionale belga, anzi meno di una riserva visto che
il c.t. Wilmots ultimamente non gli ha fatto vedere il campo nemmeno per qualche minuto in amichevole e che la sua convocazione nei 23 che andranno in Brasile è tutto tranne che scontata. Un centrocampista di quantità come ce ne sono tanti, magari valutati un decimo degli oltre 10 milioni di euro di cui si parla: certo, acconciatura e tatuaggi dordinanza non gli mancano, così come le giuste (o sbagliate, se vogliamo) frequentazioni milanesi, ma parliamo in ogni caso di un professionista da media serie A. Non è colpa di Nainggolan, ovviamente, lui fa il suo e Cellino fa gli interessi del Cagliari, ma di una situazione del calcio italiano che rispetto allinizio del 2013 è addirittura peggiorata: nemmeno immaginabili adesso i 25 milioni spesi dal Milan per un Balotelli o i 10 messi sul piatto dalla Fiorentina per un Giuseppe Rossi che allepoca sembrava una scommessa azzardata.
Le ragioni sono evidenti e la fuga dallItalia di imprenditori grandi e medi centra fino a un certo punto. LInter è in piena transizione, verso una gestione comunque al risparmio e senza prospettive luminose. Il Milan punta solo a far passare sei mesi per poi vendere al meglio Balotelli e ripartire da Seedorf, di sicuro Berlusconi non farà follie per Allegri anche perché nessuna delle follie sul mercato assicurerebbe di avanzare oltre gli ottavi di Champions League. Roma e Fiorentina possono difficilmente essere migliorate senza mettere cifre di altri tempi. Non si capisce perché il Napoli dovrebbe fare pazzie per lEuropa League o per raggiungere una zona Champions che già adesso ha ampiamente in canna. La Juventus è nettamente la più forte e completa in Italia, non cè alcuna ragione per svenarsi sognando quella che per lei è una coppetta (sia pure con finale a Torino) e che solo chi è più realista del re spaccia per un grande obbiettivo: giocatori che possano migliorare la rosa di Conte ce ne sono pochi e nessuno è messo così male da accettare un trasferimento a gennaio. Il resto è sopravvivenza e cabotaggio ancora più piccolo, poi magari Lotito dirà che cè un progetto Reja. Per queste ragioni parleremo per un mese del nulla, una volta tanto lo diciamo in anticipo.