22/01/2014 08:29
ASSETTO MUSCOLARE
Bastos, sciarpa giallorossa (con insulto alla Lazio: il club si è scusato) al collo, fa il giro del campo e resta a bocca aperta guardando le tribune colorate dell'Olimpico quasi al completo. Il brasiliano sale in tribuna per assistere al match tra le grandi rivali del nostro calcio. I due tecnici, con una cornice del genere, non si vogliono far trovare impreparati. Inizialmente è come se continuassero a studiarsi. Attenzione e organizzazione al primo posto per entrambi. Garcia, dopo la rovinosa caduta di Torino, sceglie la fisicità. Anche in difesa, dove Torosidis si piazza a sinistra, con Dodò in panchina e Maicon regolarmente a destra, dopo il turno di riposo contro il Livorno. Ma è il centrocampo a presentare più muscoli: Nainggolan preferito a Pjanic. Il tridente è quello più gettonato, con Gervinho e Florenzi ai fianchi di Totti. Conte, invece, conferma il patto di spogliatoio: in coppa dentro le riserve. Fuori 6 titolari: Buffon, Lichtsteiner, Asamoah, Pogba, Tevez e Llorente. In attacco, con Vucinic assente per la negoziazione con l'Inter, la coppia di scorta: Giovinco accanto a Quagliarella. Sulle fasce, invece, Isla e Peluso, il secondo subito in difficoltà, preso in mezzo da Florenzi e Maicon. Davanti a Storari, però, la difesa della Nazionale di Prandelli: Barzagli, Bonucci e Chiellini.
RADJA PER PIRLO E VIDAL
Nainggolan, per quindici minuti, va in pressing su Pirlo. Garcia prova a limitare il regista che solitamente comanda il gioco, ma si accorge presto che Vidal, sul centro-destra, gode di pericolosa libertà nel 3-5-2 di Conte. La Roma lascia il 4-2-3-1 e torna al 4-3-3. Il belga si sistema a sinistra per il braccio di ferro con il cileno, già 15 reti in stagione (10 in campionato e 5 in Champions). Strootman finisce a destra per il faccia a faccia con Marchisio. Nella ripresa, però, ognuno al posto suo, con Nainggolan e lolandese che si scambiano le posizioni. Massima attenzione davanti a De Sanctis sulle palle inattive: quando va a saltare Chiellini, lo prende Benatia, straordinario per la concentrazione, e non più Castan, come accadde allo Juventus Stadium. La prudenza bianconera e l'equilibrio giallorosso cancellano nella prima parte ogni emozione. I due portieri non fanno nemmeno un intervento.
CONTE PENSA ALLA LAZIO
Sabato la Juve tornerà qui per giocare contro i biancocelesti di Reja: di qui la sostituzione di Chiellini, squalificato in campionato, con Ogbonna, test in partita per la difesa. Peluso segna di testa (1'), ma il guardalinee Manganelli alza la bandierina: sul cross di Isla, la palla è uscita. I bianconeri danno l'idea di essere più brillanti. La Roma, però, alza il ritmo a metà tempo. Garcia fa uscire Florenzi alla mezzora: in campo Pjanic. Sarà la mossa decisiva. Conte replica con Llorente per Giovinco. E' proprio il bosniaco, sfilando il pallone a Bonucci, a iniziare il contropiede corto che trova scoperta la Juve. Pjanic imbuca a sinistra per Strootman che dalla linea di fondo chiama sul primo palo Gervinho: rasoiata volante di destro e 1 a 0 sotto la Sud (34'). Ecco Tevez per Peluso e, a seguire, Ljajic per la standing ovation dedicata a Totti. La Roma è in semifinale e la gente canta la società dei magnaccioni.