30/01/2014 09:02
IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - È Valmir Berisha l’ultimo piccolo, grande colpo di Walter Sabatini. Il giovane attaccante svedese da ieri è un giocatore della Roma con cui ha firmato un contratto fino al 2018. Su di lui c’erano diversi club europei tra cui il Borussia Dortmund che è stato letteralmente beffato dalla società giallorossa che con uno scatto finale è riuscita a portarlo nella Capitale. Decisiva è stata anche la volontà del ragazzo che si è presentato a Trigoria con tutta la famiglia.
Ma chi è Berisha? Valmir Berisha (che condivide il cognome - solo quello - con il portiere della Lazio, Etrit Berisha) nasce in Svezia il 6 giugno 1996. Chiare le sue origini albanesi ma, essendo cresciuto nel paese scandinavo, ha scelto di giocare con la nazionale svedese con cui all’ultimo Mondiale Under 17 ha incantato tutti segnando 7 reti in 531 minuti: un gol ogni 75 minuti. Diventando quindi il capocannoniere della competizione. Un gioellino (mancino) che in Svezia viene considerato l’erede naturale di Zlatan Ibrahimovic date anche le sue caratteristiche: grande potenza abbinata a un’ottima tecnica di base e la stessa predisposizione del gigante di Malmoe nel combattere in area di rigore ma anche nel trovare il gol con giocate spettacolari. Dal punto di vista fisico per il momento - è ancora in fase di sviluppo - è alto 179 centimetri. Oltre alla differenza di altezza, rispetto a Ibrahimovic, Berisha è più un attaccante d’area di rigore, tanto che per la frequenza con cui trova il gol con facilità altri esperti, al di fuori della Svezia, lo assimilano piuttosto al centravanti della Lazio, Miroslav Klose. Calcisticamente è cresciuto nelle giovanili dell’Halmstad. Club che nel 2012, nonostante la giovanissima età, decide di spostarlo nell’Under 19 (la nostra Primavera) con cui ha segnato 24 gol in 31 partite. Numeri impressionanti di un giocatore che ha tutte le carte in regola per poter diventare un grande anche tra i professionisti con cui a Roma inizierà ad allenarsi anche se, probabilmente, inizialmente verrà aggregato alla Primavera di Alberto De Rossi, con cui non è escluso che possa giocare il prossimo Torneo di Viareggio.
Berisha, però, è solo l’ultimo dei giovani comprati da Walter Sabatini in questa sessione di mercato. La lista dei giocatori bloccati dal ds giallorosso, girati in prestito fino a giugno in qualche altra società o già a Trigoria è lunga e molto interessante, date la qualità delle giovani promesse. Il primo è Antonio Sanabria che ieri è stato ufficialmente ceduto dal Barcellona al Sassuolo (la Roma non lo può tesserare subito perché è extracomunitario). «Barcellona e Sassuolo hanno raggiunto un accordo per il trasferimento del giocatore Tonny Sanabria al club che milita nella Serie A italiana in un’operazione che tocca i 12 milioni di euro - il comunicato della società blaugrana -. Di questa quantità, 4,5 milioni però collezionare alcuna presenza ufficiale. Stagione in cui inizia a giocare nel Barcellona B con cui esordisce nella Segunda Division (la serie B spagnola) nella quale ha giocato 10 partite, segnando 3 gol. A livello di nazionale, dopo aver incantato nell’ultimo Mondiale Under 20, lo scorso 14 agosto ha fatto il suo esordio con la nazionale maggiore in amichevole contro la Germania (3-3) giocando 9 minuti. A differenza di Berisha quindi si tratta di un giocatore già pronto per la Serie A dove con il Sassuolo farà esperienza prima di vestire (a giugno) la maglia giallorossa.
Altro giocatore di livello è poi Leandro Paredes prelevato dal Boca Juniors e girato (per lo stesso motivo di Sanabria) in prestito al Chievo Verona (ieri l’ufficialità) fino al termine della stagione. Il ragazzo, nato a San Justo - Argentina - il 29 giugno 1994, è considerato uno dei migliori talenti argentini in circolazione come riconosciuto anche dalla testata giornalistica Don Balon che nel 2012 l’ha inserito nella lista dei migliori calciatori al mondo nati dopo il 1991. Un riconoscimento prestigioso per un ragazzo cresciuto nel mitico Boca Juniors (dove arrivò all’età di 8 anni) all’ombra di di euro sono garantiti mentre il restante è condizionato al rendimento del giocatore e al suo futuro valore di mercato». Si tratta di un attaccante, seconda punta (nato a San Lorenzo - Paraguay - il 4 marzo del 1996) molto tecnico e veloce cresciuto prima nelle giovanili del Cerro Porteno e poi in Spagna (il padre si trasferì lì per motivi di lavoro) dove prima ha vestito la maglia del La Blanca Subur CF, squadra dilettantistica della città di Sitges, e poi quella del Barcellona con cui nella stagione 2012- 2013 trova anche alcune convocazioni come aggregato alla prima squadra, senza grandi campioni come Roman Riquelme, che lui considera un idolo al pari di Zinedine Zidane. Come i suoi idoli, Peredes è un trequartista dalle incredibili doti tecniche e dal buon fisico (1,80 cm). Negli anni ha giocato in diversi ruoli come, per esempio, esterno sinistro e regista. È però dietro le punte, tra le linee, che le sue doti risaltano di più: tocco di palla, visione di gioco e precisione lo rendono, infatti, uno dei giocatori più interessanti dell’Argentina. Un giocatore che, grazie alle sua velocità di pensiero, si è “guadagnato” il soprannome “El Mago”. Ci sono, però, anche dei piccoli difetti da limare. Su tutti la tendenza a esagerare con colpi ad effetto come tacchi e rabone e l’aspetto caratteriale: alterna, infatti, lampi di genio a momenti in cui tende a sparire dal match e a innervosirsi. Insomma, un diamante da sgrezzare.
Altri giovani interessanti sono poi Tomas Vestenicky (punta slovacca classe ’96), Petar Golubovic (terzino destro serbo classe ’94), Nemanja Radonjic (attaccante serbo classe ’96) e Abner (terzino sinistro brasiliano classe ’96). Il primo è un attaccante destro molto promettente messosi in mostra al Mondiale Under 17 con 5 gol in 4 partite. «Sono molto contento di essere alla Roma - le sue parole a calciomercato.com -. Ho firmato oggi (ieri, ndr) e domani faró le visite mediche. Il mio idolo? Francesco Totti, sognavo di giocare con lui. Inizieró con la Primavera». Primavera con cui potrebbe giocare il prossimo Torneo di Viareggio. Non sarà aggregato alla squadra di De Rossi, invece, Golubovic. Il 19enne terzino destro serbo (alto 184 centimetri), probabilmente, oggi sarà a Trigoria per firmare con i giallorossi che poi lo dovrebbero lasciare in prestito all’OFK Belgrado fino a giugno. Squadra nella quale è ormani diventato titolare grazie anche alla sua duttilità: oltre a tutta la fascia può coprire anche il ruolo di centrale difensivo. Chi da tempo è già a Trigoria è Radonjic, promettente attaccante 17enne cresciuto nel Partizan Belgrado e amico di Adem Ljajic. A giugno sarà tesserato dalla Roma a parametro zero ma, per ora, si sta allenando sui campi del Fulvio Bernardini. Roma che ha scelto nonostante l’offerta di un contratto da professionista offertagli dal Partizan che lui ha gentilmente rifiutato anche perché grande tifoso della Stella Rossa, rivale cittadino del Partizan. Infine Abner Felipe Souza De Almeida, terzino sinistro brasiliano classe ’96 nominato miglior giocatore dell’ultimo Mondiale Under 17. Il ragazzo sarebbe stato bloccato da Sabatini che lo considera una delle migliori promesse del calcio sudamericano anche se reduce da un brutto infortunio: rottura del legamento crociato del ginocchio. Per lui (di cui in Brasile si parla un gran bene) la Roma avrebbe pronti circa 5 milioni di euro per il 90% del cartellino di proprietà del procuratore del ragazzo. Arriverà a giugno. Ma il futuro della Roma è già iniziato.