La Roma dei 6 goleador vince come nel girone d'andata. De Sanctis: "Abbiamo riaperto il campionato"

27/01/2014 19:03

REPUBBLICA.IT (M.MONTI) - Tre punti pesanti, quelli ottenuti a Verona dai giallorossi grazie alle reti di Gervinho, e . Se sommati al contributo in zona gol di , e , tutti a quota 5 realizzazioni, il ritorno dal Bentegodi racconta di una Roma che fa del gruppo la sua vera forza. Il 5, peraltro, è un numero che ricorre anche sotto la voce delle vittorie consecutive, quelle ottenute dopo la sconfitta del 5 gennaio allo Stadium, che ricordano molto il percorso sostenuto dagli uomini di ad inizio stagione. I bianconeri, fermati sul pareggio nell'anticipo contro la Lazio, sono ora più vicini e i numeri dei giallorossi sottolineano come l'intenzione del club capitolino sia quella di fare tutto il necessario per colmare il gap con i primi della classe. Anche in ottica futura, sfruttando il lavoro sul mercato del ds Walter : è atteso in queste ore, infatti, l'arrivo in Italia di Antonio Sanabria, talento classe '96 di scuola , che verrà parcheggiato al Sassuolo fine al termine del campionato.

6 MARCATORI A QUOTA 5 -
 Lo ha dichiarato al termine della gara che ha consentito ai giallorossi di recuperare due punti sulla , ora a + 6 e di allungare sul (- 6): "Non è casuale, mi è già successo al Lille di avere tanti giocatori che segnassero. Lo preferisco perché vuol dire che il pericolo arriva da tutte le parti ed è preferibile rispetto ad avere un solo bomber". Il rendimento di quel Lille, campione


di Francia 2010-2011, passò dai piedi di Moussa Sow, artefice di ben 26 gol stagionali (capocannoniere della Ligue 1 con 25 reti), dai gol di Hazard (12), Frau (9), De Melo (7) e Cabaye (5). Ma, soprattutto, dall'apporto di quello che è stato il man of the match nella gara di Verona, Gervinho: l'ivoriano, che con nel campionato vinto in Francia siglò 18 reti (15 in campionato), è la vera sorpresa della stagione dei giallorossi, invidiato dai suoi ex tifosi dell'
che ne stanno osservando l'incisività con non pochi rimpianti: "Può ancora migliorare - ha detto a fine partita - ha la stima e la fiducia di tutta la squadra e quando gioca così è devastante".

COME NEL GIRONE D'ANDATA - La Roma, dunque, dopo la debacle del 5 gennaio allo Stadium, sembra essersi allineata nuovamente sui binari della sorprendente cavalcata di inizio stagione: dopo la sconfitta per 3-0 contro i bianconeri, infatti, sono 5 le vittorie consecutive, considerate anche le due gare di Coppa Italia contro la Sampdoria e proprio la di . In campionato, il 4-0 contro il , il 3-0 rifilato al Livorno e l'1-3 ai danni dell'Hellas Verona ricordano il ruolino di marcia d'inizio stagione quando e compagni ottennero 9 punti contro il Livorno (0-2), il Verona (3-0) e il Parma (1-3), prossimo avversario della Roma in campionato. Dalla sfida contro gli etnei sono 10 i gol fatti, 1 solo quello subito (il momentaneo pareggio di Hallfredsson, analogo alla rete di Biabiany nel girone d'andata) e un gioco che si adatta, partita per partita, alle scelte del tecnico: "Tutti sanno che possono giocare in ogni momento. Le partite non si vincono in 11, ma con tutta la rosa. Con una striscia di 5 partite tutti devono sapere che il mister fa delle scelte, senza però essere negativi". Un compito arduo, quello di , che sembra però essere in pieno possesso delle dinamiche dello spogliatoio. Conferma ne è l'attestato di fiducia da parte di , ieri in panchina per i primi 70 minuti di gara, poi in campo per la rete del definitivo 1 a 3: "Il mister è bravo a gestire le nostre energie, alternandoci tra campo e panchina: il mio dovere è farmi trovare sempre pronto e se poi entro e faccio gol, lo accetto ogni domenica".

CI CREDE - Un'alternanza necessaria in vista dei prossimi impegni, tra campionato e Coppa Italia. , il meno battuto della Serie A con una media di 0.52 reti incassate a partita, si è soffermato sul prossimo cammino dei giallorossi: "Avremo un tour de force importanti con squadre forti. C'è anche una semifinale di Coppa Italia da giocare e non dobbiamo guardare tanto oltre". Certo è che, avendo ridotto di due punti la distanza dai primi della classe, ora la sembra meno irraggiungibile di quanto fosse ai nastri di partenza dell'ultima giornata di campionato: "Mancano ancora 17 partite. Per noi era fondamentale dare un segnale importante e così è stato. 6 punti rimangono un bottino importante per la - ha aggiunto -, ma dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro". Chiusura sulla Coppa Italia: "Lo considero un obiettivo importante e speriamo di arrivare in finale. La Roma ne ha vinte nove e sarebbe una gratificazione per tutti indossare la stella d'argento".