Le mosse di Garcia
02/01/2014 08:34
ATTENZIONE E COMPATTEZZA
La Juve non si affida solo alle sue due punte. Sa colpire sui lati, con gli esterni, e anche in mezzo, con i suoi intermedi. A prescindere dallinterpretazione della gara, la Roma non si può permettere, in fase di non possesso palla, di lasciare più di due uomini in attacco. Anche a San Siro contro lInter di Mazzarri, il 5 ottobre, Garcia ha chiesto tanto sacrificio ai suoi uomini offensivi: guarda caso la formazione nerazzurra aveva la linea a tre dietro e due uomini a spingere sulle corsie laterali, proprio come fa Conte con i suoi uomini. Le tre punte giallorosse, quella sera, erano Florenzi, Totti e Gervinho. Con livoriano più avanzato e il capitano spesso a dare una mano dietro. In quella sera a Milano, il tecnico francese scoprì per la prima volta laltra faccia della sua squadra, efficace e spietata in contropiede. A Torino il film del match potrebbe essere simile. Rudi preferisce in assoluto che la Roma abbia sempre liniziativa, ma bisogna anche pesare la qualità e soprattutto lorganizzazione dellavversario. Prima della prudenza, viene sempre lequilibrio. Anche con il pressing alto. Senza esagerare, però.
SCELTE MIRATE
Al momento sembra difficile che Destro e Totti siano contemporaneamente titolari. Possibile la staffetta. O, comunque, il tandem solo in corsa. Florenzi è luomo che aiuta di più. Copre le avanzate di Maicon a destra, ha corsa e tatticamente diventa spesso insostituibile. Gervinho è il più contropiedista dei sei attaccanti e anche il primo che può andare a infastidire Pirlo. Totti il palleggiatore che fa scatenare gli altri (ieri addestramento con Pjanic sui calci piazzati). Con questo trio, ecco che Destro, tre gol in tre partite, sarebbe il cambio a seconda delle esigenze che Garcia avrà in partita (ieri nelle esercitazioni ha fatto il centravanti tra livoriano e lazzurro). Ljajic è, invece, laltra soluzione per sfruttare al meglio luno contro uno.
MODULO ALTERNATIVO
Come si è visto nellultima gara del 2013 contro il Catania, la Roma ha anche il sistema di gioco di scorta: è il 4-2-3-1, scelto per lemergenza (assenti Strootman e De Rossi). A volte è stato utilizzato nel bel mezzo di un match, alzando Pjanic. Contro la Juve dovremmo rivedere il 4-3-3. Per evitare linferiorità numerica a centrocampo, dove i tre mediani devono andare, a turno, sui lati, per proteggere Maicon e Dodò. Stando, però attenti a non lasciare agli avversari lopzione di cambiare improvvisamente campo. Se ne occupano, con i lanci, Pirlo e i difensori Barzagli, Bonucci e Chiellini.