06/01/2014 10:53
IL ROMANISTA (G. CACCAMO) - Prima sconfitta per gli uomini di Garcia in questo campionato, prima sconfitta, bruciante nel risultato e impietosa sul piano tattico. Si alternano nel possesso palla e nella densità nella propria metà campo nella prima fase del tempo e sino al vantaggio juventino la Roma si era fatta preferire per la qualità dei movimenti e per il sostanziale equilibrio che il centrocampo giallorosso riesce ad imporre al piu folto reparto bianconero. Velocizza la manovra la Roma lavorando bene sulle fasce dove vanno spesso in appoggio Pjanic e Totti, reagisce con ordine e convinzione con trame di gioco varie e ben congegnate sempre gestite sullasse De Rossi-Pjanic per poi provare ad incidere ed entrare in area sugli esterni.
Attente a non scoprirsi le due squadre dimostrano di temersi e preferiscono attaccare a dispositivi difensivi schierati piuttosto che rischiare di allungarsi pericolosamente; proprio a squadre schierate la Juve, a differenza della Roma, trova lepisodio vincente riuscendo a manovrare in area avversaria con eccessiva libertà. Si riparte con il secondo tempo per trovare la Juve immediatamente in gol su palla inattiva e la veemente reazione giallorossa risulta sterile e inefficace sulla granitica difesa torinese, difesa che accetta di buon grado di giocare dietro la linea della palla, controllando con mestiere i tentativi di rimonta della Roma.
Finisce sotto assedio ed in nove contro undici la sfida allo Juventus Stadium per i giallorossi, finisce anche forse con qualche incongruenza tecnico tattica da ascrivere a nostro modesto avviso ad una imperfetta lettura da parte di Garcia della formazione di base: se, come era intenzione del tecnico giallorosso e la disposizione juventina ha assecondato per tutto lincontro, poteva e doveva essere una partita nella quale tenere il pallino in mano per più tempo possibile, quale migliore terminale offensivo poteva offrire Destro al possesso palla prolungato? Volendo togliere spazi ed opportunità agli juventini, perchè proporre una formazione con poco peso in attacco e meglio predisposta ad un gioco di pressing e ripartenze? Troppi cross persi nel nulla, tanti palloni che non trovano certezze nellarea di Buffon; un peccato quei 60 minuti di possesso palla sterili senza poter contare su uno dei migliori attaccanti italiani del momento. Poteva essere forse unaltra partita.