Roma-Genoa dalla A alla Z...ena

11/01/2014 10:29

B Burdisso Contro il ha giocato la sua prima partita con la maglia della Roma, alla prima di campionato nella stagione 2009/2010. Pradè aveva chiuso con l’Inter per il prestito solo pochissime ore prima, tant’è che a Genova (si giocava al Ferraris) la sua maglia nemmeno ce l’avevano e toccò a Tempestilli precipitarsi a Roma per recuperarne una.

 C Cuore, derby, del. L’ultimo si è giocato a maggio all’Olimpico e nella Roma, insieme a volti più o meno noti di cinema e televisione, c’era pure uno che nella formazione era indicato come "Andrea Perin". Si è divertito più di tutti quella sera, Mattia Perin - di lui si trattava, naturalmente. Si è divertito perché mandarlo in porta sarebbe stato troppo facile, così è finito a fare l’attaccante (lui che non voleva giocare lontano dai pali nemmeno nel cortile del suo palazzo a Latina) e si è trovato talmente a suo agio da inventarsi un gol fantastico in rovesciata, che il giorno dopo spopolava sui social network. Il tutto con addosso la maglia della Roma, quella che sarebbe potuta essere sua se soltanto qualcuno a Trigoria otto anni fa avesse dato un’occhiata dalle parti di Latina. Ah, ovviamente il derby del cuore l’ha vinto la Roma.

D Daniele Conti. Hai visto mai che per una volta segnando dovesse farci un favore.

E Ex. In ordine sparso: Panucci, Iorio, Nela, Pruzzo, Aldair, Conti, Collovati. E pure Tachtsidis.

F Francesco. L’anno scorso quella contro il fu una della sue notti indimenticabili, visto che il 3 marzo 2013 con la rete all’allora squadra di Ballardini, raggiungeva Nordahl al secondo posto nella classifica cannonieri di Serie A di tutti i tempi con 225 gol. Ormai nel mirino c’è solo Silvio Piola: a Francesco mancano 44 reti per raggiungerlo. Dovesse segnarle tutte domani (la fisica quantistica dimostra che tutto è possibile, figuriamoci nel calcio), il dovrebbe sentirsi onorato.

G Gabutt William. Il primo dei doppi ex, il primo allenatore della storia della Roma, cui arrivò direttamente dal . Inglese di Hazel Grove, in un certo senso fu il primo allenatore in assoluto, di certo il primo a farsi chiamare mister: era inglese, se ancora oggi chiamiamo così gli allenatori, lo dobbiamo a lui.

H HOTEL Questa Roma non è un albergo. Non lo è stato nemmeno a Torino, comunque.

I IN CASA Ovvero tutte all’Olimpico. Da qui al 16 febbraio la Roma giocherà sei partite su sette all’Olimpico (anche se il derby del 9 febbraio è teoricamente fuori casa), fra campionato e i quarti di Coppa Italia con la . I giallorossi se ne allontaneranno solo il 26 gennaio per andare a giocare al Bentegodi contro il Verona all’ora di pranzo. Una parentesi casalinga da sfruttare, visto che tifosi come i nostri non ce li ha nessuno.

L LIVERANI Vincere il derby in una notte di assoluta passione sotto il diluvio non è bastato a evitargli l’esonero. Peccato, perché sarebbe stato bello avere un altro romanista in panchina.

M MATTIA Doveva ancora compiere vent’anni, M L I H Mattia , quando baganva l’esordio in Serie A con la sua prima rete da professionista: -Chievo 1-3, gli bastano sei minuti per dimostrare che il ragazzino che incantava tutti con la Primavera dell’Inter è più che pronto per la Serie A. Non la pensa così l’Inter, che a gennaio lo lascia in rossoblù per portare a Milano Ranocchia, ma questa è un’altra storia.

N A Cagliari lo chiamavano il Ninja (ed effettivamente con la maglia nera della Coppa Italia il soprannome gli calzava a pennello), a Roma devono ancora conoscerlo ma intanto lui ha dimostrato di avere una gran voglia di farsi conoscere scendendo in campo meno di quarantotto ore dopo essere sceso dall’aereo. Domani giocherà la sua seconda gara da titolare consecutiva, sostituendo lo squalificato , resta da capire se nel ruolo di Daniele o in quello più familiare di intermedio, magari con il dirottamento al centro di uno fra e .

O OTTO I punti di distacco dalla . Noi facciamo in modo che non diventino nove o undici, se poi qualcuno in Sardegna ci desse una mano...

P PRUZZO Sarebbe anche un doppio ex, ma il bomber è di più, è l’uomo che di testa contro il ha regalato il secondo scudetto.

Q QUARTI La partita secca contro la che il 21 gennaio mette in palio la semifinale di Coppa Italia, oltre che una piccola-grande rivincita. ha detto che lui e i giocatori non devono pensarci ora. Vero, a pensarci bastano i tifosi.

R ROMAGNOLI Il è la sua notte magica. Esordio da titolare e primo gol in Serie A nella partita in cui raggiunge Nordahl a 225 gol in campionato. Il giorno dopo è un eroe, due giorni dopo pure, dieci mesi dopo è fermo a zero presenze e si appresta a salutare per andare a giocare in prestito. Intanto domani compie diciannove anni, è squalificato ma non sarà lui a sostituirlo.

S SIGNORINI Gianluca, la bandiera del a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta arrivò in rossoblù proveniente dalla Roma, che a sua volta lo aveva preso dal Parma di Sacchi nell’estate ’87 pagandolo 1,6 miliardi. Doppio ex di quelli che restano nel cuore. Il ha ritirato la sua maglia dato il suo nome al centro di allenamento di Pegli, che ospita sia la prima squadra sia le giovanili. Fino al 2009 ha ospitato pure il figlio Andrea, che da lui ha ereditato i bei lineamenti oltre al tocco di palla elegante. Lui la Roma l’ha incrociata solo da avversario: nel 2009 la Primavera di cui era capitano strappò a e compagni la Coppa Italia di categoria.

T TADDEI Al ha segnato tre volte nelle sette che l’ha incontrato. Ormai da qualche stagione non c’è sessione di mercato in cui non si parli di una sua imminente partenza, l’anno scorso fra le possibili destinazioni c’erano pure i rossoblù e invece lui, uno dei pochissimi reduci dell’era Spalletti, è sempre rimasto.

U ULTIMA Il girone d’andata finisce qui. Quello di ritorno, quindi, finirà al Ferraris. - Roma. Sì, come nel 1983.

V VALIGETTA Quella piena di soldi. Quella di - Venezia, quella che costò la promozione al , che quindi si ritrovò in serie C. Per altre informazioni, chiedere a .

Z ZENA Loro Genova la chiamano così, e quando lo urlano allo stadio fa sempre un certo effetto. Non facciamoglielo urlare.