23/01/2014 09:52
CORSERA (G. PIACENTINI) - C’è un dato che rende l’idea della solidità della Roma. Ancor più dei gol subiti - 10 in 22 partite tra campionato e Coppa Italia - quello dei tiri in porta ricevuti. Contro la Juve, per la terza partita consecutiva, De Sanctis ha concluso i 90’ senza sporcarsi i guanti. Quella che per il portiere sta diventando una piacevole abitudine, per i bianconeri è un inedito: nella gestione Conte non era mai successo che la Juventus chiudesse una gara senza aver mai centrato la porta avversaria. Dopo la sconfitta del 5 gennaio, allo Juventus Stadium, la porta giallorossa è diventata un bunker: gli ultimi tiri «veri» li ha ricevuti Lukas Skorupski, il 9, contro la Sampdoria in Coppa Italia: gli attaccanti di Genoa, Livorno e Juventus non sono più riusciti a impensierire il portiere romanista.
Un bel punto di partenza da cui ripartire nella rincorsa al primo posto, che dista 8 punti: la gara di Coppa Italia ha dato nuova linfa alle speranze romaniste ed è stata un’iniezione di fiducia dentro e fuori lo spogliatoio. Merito del colpo di genio di Gervinho, che ha trovato il tiro del k.o. proprio nel momento in cui le sue azioni sembravano in ribasso. La sensazione che i difensori italiani avessero cominciato a prendergli le misure è stata spazzata via dalla giocata che ha regalato alla Roma il passaggio alle semifinali. Ha avuto ragione Rudi Garcia ad insistere sul calciatore, che, per sua stessa ammissione, nemmeno il d.s. Sabatini avrebbe preso. Sapeva, il tecnico francese, che Gervinho è uno di quei giocatori che può sembrare testardo nella ricerca ossessiva del dribbling, a volte indisponente, ma anche capace di spaccare le difese avversarie: è lui la variabile impazzita del gioco romanista, in una squadra in cui non manca chi (Totti, Pjanic, Ljajic e Destro) può risolvere la partita con una giocata. Quello realizzato alla Juventus è il suo quinto gol in 18 partite, a cui bisogna aggiungere 6 assist che ne fanno il calciatore più decisivo insieme a Totti (4+7) e Strootman (5+6) della rosa.
Capitolo mercato: Nico Burdisso è un giocatore del Genoa. Il suo procuratore ha cercato di portarlo al Napoli, ma il tentativo è fallito. L’argentino, atteso oggi per le visite mediche e il primo allenamento a disposizione di Gasperini, va via a titolo definitivo e firmerà un contratto di un anno e mezzo con i rossoblu, che non mollano Marquinho e Borriello. La Roma non incasserà un euro dalla cessione, ma risparmierà circa 2 milioni lordi del suo ingaggio. Per sostituirlo resta in pole Heitinga, anche se Sabatini continua a monitorare Alderweireld, difensore belga che sta trovando poco spazio all’Atletico Madrid, già seguito in estate. Paredes dovrebbe finire in prestito al Chievo. Si attende a giorni l’annuncio del rinnovo, voluto fortemente da Pallotta, di Miralem Pjanic. Il Psg, per il momento, può attendere.