27/01/2014 08:48
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il coraggio di tenere fuori il Tot(t)em per due partite di fila in campionato e la fortuna di poter inserire dalla panchina tre giocatori che farebbero i titolari ovunque. Scavando nella vittoria di Verona, c’è un significato forte: la Roma sta imparando a vincere senza dipendere da nessuno.
Il capitano ha digerito bene l’esclusione, e non poteva essere altrimenti visto che era stato avvisato alla vigilia ed è riuscito a segnare il gol della sicurezza nei pochi minuti concessigli da Garcia. «Ogni tanto va bene stare in panchina - dice col sorriso a fine partita - l’importante è farsi trovare sempre pronti ed essere a disposizioni del mister. Se poi ogni volta che entro segno un gol, allora lo faccio tutte le domeniche». Scherzi a parte, Totti sottolinea che «le sfide nelle prossime settimane non mancheranno e Garcia è bravo a gestire le nostre energie. A Verona era importante dare un segnale al campionato dopo il passo falso della Juventus. Dovevamo vincere assolutamente e ce l’abbiamo fatta. Gervinho? Può fare qualsiasi cosa in qualsiasi momento. È fortissimo ed è è bello averlo con noi».
Bisogna ringraziare Garcia, l’uomo che quando sceglie difficilmente sbaglia. Gli acquisti e la formazione. «Tutti sanno che possono giocare in ogni momento - rimarca l’allenatore - le partite non si vincono in 11, ma con tutta la rosa. Ci aspettano 5 gare ravvicinate e i ragazzi devono sapere che devo prendere delle decisioni, senza essere però negativi. Pjanic? Non era al 100% e non volevo correre il rischio di perderlo ora: lo voglio già dalla sfida con il Parma».
La Roma finora segue l’allenatore senza fiatare. Tutti partecipano, molti segnano. «Non è casuale, ho finito una stagione al Lille con tre giocatori a 15 gol. Preferisco questo rispetto a un bomber, vuol dire che il pericolo arriva da tutte le parti. Se Pallotta mi dice di prendere Ronaldo lo fermo? Non credo che abbiamo questa possibilità».
Meglio restare sulla Terra e cercare di lavorare su qualche limiti che ancora c’è. «Nel primo tempo - accusa Rudi - abbiamo fatto degli errori che non dobbiamo commettere. Con un tocco di troppo non riusciamo ad essere veloci, bisogna essere più concreti in trasferta».
Nella ripresa è successo ed «è stato bello - prosegue l’allenatore - vincere visto che il Napoli e la Juve hanno pareggiato e dovevamo sfruttare quest’occasione. L’abbiamo fatto, sul piano psicologico e della classifica è stata una settimana importante. La Juve è forte ma non imbattibile, dobbiamo essere pronti a prendere punti in caso di un calo. Ricordiamoci che a fine campionato dovranno venire a Roma. Hanno fatto 56 punti, qualcosa di incredibile. Sono forti, non dipende da noi perché non abbiamo il destino nelle nostre mani». Da ieri un pochino di più.