06/02/2014 08:43
IL TEMPO (E. MENGHI) - Una prova di forza. La Roma si è fatta rimontare due gol, ma ha saputo strappare la vittoria all’ultimo, dimostrando quel carattere che negli ultimi due anni non si era visto. E lo ha fatto davanti a Zeman, seduto in tribuna a godersi lo spettacolo. De Rossi non si fa problemi a notare la differenza dai tempi del boemo: «I piedi ce li abbiamo sempre avuti. Lo scorso anno forse tecnicamente eravamo anche più forti, ma poi è arrivato questo allenatore e abbiamo preso questa mentalità».
Una mentalità vincente. La serata dei difensori non è stata perfetta, da nessuna delle due parti, ma gli attaccanti hanno messo su uno show: «Nel 90% delle partite vedi squadre che giocano tutte dentro l’area, ne parlavo anche con un avversario. Il gol del Napoli è arrivato in maniera rocambolesca, non ci ha fatto bene. Non abbiamo risposto benissimo dopo il 2-1, bene sul 2-2. Poi hanno messo un centrocampista ed è stata dura trovare spazi. Un bene aver fatto quel terzo gol». Un bene, perché al ritorno sarà un piccolo vantaggio, ma quel 2 alla casella gol subiti renderà le cose più difficili: «Sarà un’altra partita bella, ce la giocheremo come sempre, come faranno loro». Questa se l’è goduta dalla Curva Sud un tifoso d’occasione, l’architetto Dan Mais: «Meravigliosa esperienza. Gervinho è magico e Strootman ha un cannone per gamba!».
Pjanic, che domenica prenota la maglia da titolare, è d’accordo: «Complimenti a Gervinho, Kevin che bomba! Mercoledì prossimo sarà come una finale». L’ivoriano ha corso come un matto sotto la Sud per festeggiare il secondo dei suoi gol, quello che dà speranze alla Roma: «Ci ha ferito il pareggio, ma abbiamo avuto il coraggio di vincerla. Merito di Garcia: se ho scelto Roma è anche per lui». Con Totti il feeling è perfetto: «Garcia mi ha chiesto di giocare a destra perché Francesco ha più facilità nel cercare l’imbucata da quel lato». Il piano è riuscito e nel derby potrebbe ripetersi, anche se al posto di Ljajic dovrebbe esserci Florenzi.
Totti festeggia la doppietta di Gervinho, arrivato a quota 8 in stagione, ma frena gli entusiasmi in vista del bis al San Paolo: «Importante il terzo gol in vista del ritorno decisivo, ma la qualificazione è ancora tutta da giocare. Il Napoli è una delle squadre più attrezzate della serie A». Reina ha potuto fare poco di fronte al bolide partito dal mancino di Strootman: «È stato il più bello, sicuramente, ma era importante vincere e mettersi in una buona posizione per il ritorno. Adesso c’è il derby, una delle partite più importanti della stagione, per i tifosi e per i punti in palio». Garcia l’ha definito «l’uomo lavatrice», per la sua capacità di rendere «puliti» i palloni sporchi che passano dalle sue parti: «Non so cosa significhi, ma credo sia un complimento (ride, ndc). Non abbiamo giocato bene, però ci abbiamo messo il cuore. Normalmente non subiamo due gol, ma va bene così perché l’abbiamo portata a casa». È stato lui il protagonista del centrocampo ieri sera e ha un sassolino nella scarpa che si toglie dopo aver mangiato la solita pasta e il pollo nelle sale dell’Olimpico, un rituale quando le partite sono così vicine (la ripresa è oggi alle 11.30): «Solo nei giornali mi volevano grandissimi club, alla fine l’unica che mi ha voluto è stata la Roma». Pare ci abbia visto lungo.