11/02/2014 08:56
GASPORT (M. CECCHINI) - Quando si è risorti, è più facile pensare con un sorriso alla propria morte. In fondo, la vicenda legata a Mattia Destro racconta un po’ anche questo. Un 2013 quasi perduto per via di un infortunio al ginocchio, la (troppo) rapida guarigione, poi la ricaduta. I sussurri che si trasformano in ansia, legata a un «de profundis » che cresce, ed interrogativi che si moltiplicano. Potrà tornare forte come prima oppure, brutalmente, è un calciatore finito? A rispondere è stato il campo ed un sorriso che alla fine dell’anno è tornato ad attraversargli il viso. L’attaccante a dicembre «rinasce» e i tre gol segnati nelle prime tre partite giocate paiono il trampolino di lancio verso un futuro. Un futuro che ha voglia di riprendere a correre proprio domani a Napoli, in un ritorno di semifinale di Coppa Italia che a Trigoria si vive quasi come un giudizio di Dio.
Re di Coppa Tutto sommato, il palcoscenico è quello giusto, visto che nella scorsa stagione Destro è stato santificato come «il re di Coppa», prima che l’amara finale persa contro la lazio mettesse tutti i giallorossi - a torto o a ragione - sul banco dei cattivi. I numeri, infatti, raccontano come l’attaccante abbia segnato 5 reti in altrettante partite giocate, con gli acuti rappresentanti dal gol qualificazione nello 0-1 di Firenze nei quarti terminati ai supplementari e nel tris messo a segno nella doppia semifinale contro l’Inter. Come sorprendersi, perciò, che in questi giorni Mattia attraversi i corridoi di Trigoria mormorando il suo mantra: «Sono pronto, sono pronto».
Modulo da scegliere D’altronde, nessuna sorpresa che nel fatto che Garcia possa far partire capitan Totti dalla panchina. Più volte l’allenatore francese ha detto che, quando si giocano tanti impegni ravvicinati, la partita più complicata da gestire è la terza. Per questo, si scalda anche Adem Ljajic, spesso usato proprio insieme a Destro, tenendo conto che l’unico inamovibile in attacco resta Gervinho, match winner della partita d’andata grazie a una straordinaria doppietta. Ovvio , però,che la formazione sarà decisa in base al modulo, perché il 4-3-3 potrebbe essere sostituito dal 4- 2-3-1, soprattutto se Pjanic fosse in difficoltà nel recuperare dai problemi al ginocchio.
Ansia Maicon & Pjanic Le perplessità non mancano. Dopo la tacchettata di Lulic nel derby, ieri Maicon accusava ancora dolore. Il brasiliano stringerà i denti ma non è al meglio, senza contare che un nuovo colpo potrebbe avere conseguenze serie. Non basta. Con l’assenza di Nainggolan causa squalifica, come detto, Pjanic è costretto agli straordinari, con tutti i rischi del caso anche per lui.
In treno Tutto questo, però, non deve trarre in inganno: la Roma crede fermamente nel passaggio del turno, anche perché - consumate già due sfide in questa stagion - ha notato chiaramente come la fase difensiva del Napoli sia quantomeno discutibile, visto le praterie che spesso vengono lasciate a Gervinho e a tutti i levrieri giallorossi. Ma per non lasciare nulla al caso, a Trigoria è stato deciso di posticipare la partenza al giorno stesso della partita, nel timore che una vigilia vissuta a Napoli possa coincidere con una notte insonne per eventuali schiamazzi organizzati. Perciò. tutti in carrozza all’andata e al ritorno, già subito dopo la partita.
Lotito punge Di sicuro a fare il capostazione, però, non sarà Claudio Lotito. Il presidente della Lazio infatti, parlando ieri a Radio Kiss Kiss , ha detto come «la Roma in campionato abbia raccolto più di quanto avrebbe meritato» e che domani in Coppa farà «il tifo per il Napoli». Ma probabilmente quest’ultima notizia non avrà colto nessuno di sorpresa.