I cinesi studiano le carte del club

08/02/2014 09:37

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il livello d’interesse è alto, la velocità e la trattativa un po’ meno, ma tutto lascia pensare che prima o poi la Roma dei due mondi sarà realtà. Il gruppo cinese Hna è tuttora in una fase di studio delle carte che dovrebbero portare all’ ingresso in Neep, la holding a «monte» di As Roma al momento controllata da americani (69%) e Unicredit (31%).
Nei giorni scorsi in Cina il «chairman» del colosso asiatico, Wang Jian, ha ricevuto Robert Needham di Raptor (la società di Pallotta) e gli uomini di Rotschild, l’advisor diretto da Alessandro Daffina che sta curando l’affare per conto di Unicredit. Si lavora sulla cessione ad Hna di una quota minoritaria, fra il 10 e il 15% di Neep, in attesa di un successivo aumento di capitale dedicato, attraverso il quale i cinesi cresceranno nell’azionariato. La spinta a investire nel calcio arriva direttamente dal governo, su input del nuovo presidente della repubblica popolare Xi Jinping. Il pallone come strumento di disciplina nel Paese e volano per altri accordi economici in Europa: l’operazione di Hna è solo una delle tante in corso. È proprio Wang Jian - e non il fondatore Chen Feng - a curare il dossier Roma, con l’obiettivo di chiudere gli accordi in primavera.
L’americano Needham, intanto, si è ricongiunto nella Capitale con Mark Pannes, il braccio di Pallotta, e l’architetto Dan Meis per firmare l’intesa con la banca d’affari Goldman Sachs, scelta come advisor finanziario del progetto. C’è stato un aggiornamento anche con il costruttore Luca
, che farà parte di una Newco ad hoc per lo stadio in via di costituzione. Ancora in certi i tempi del lancio ufficiale del progetto con il sindaco Marino, previsto inizialmente entro febbraio. Ma non c’è ancora una data.