21/02/2014 08:43
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il mini ciclo di 4 partite, e dovevano essere 5 (sospesa la prima con il Parma), lascia strascichi che nessuno a Trigoria aveva messo in preventivo: Garcia oggi pomeriggio partirà per Bologna con quattro titolari in meno e con altri che non stanno fisicamente al meglio. Gli infortunati sono noti: Balzaretti, Dodò, Maicon e Totti. Ma ieri è uscito di scena anche Torosidis: attacco influenzale (febbre pure per il giovane Ricci). Il greco deve recuperare per forza, essendo l’unico terzino a disposizione: stamattina sarà visitato. Meno importante la contusione alla schiena che non ha permesso a Destro di allenarsi in questi giorni (ieri solo palestra e fisioterapia): non ha lavorato solo a scopo precauzionale e oggi sarà in campo. Si è rivisto Strootman che ha smaltito il virus intestinale. Se l’olandese mostrasse di essere debilitato, partirebbe dalla panchina con il rientro di De Rossi e la conferma di Nainggolan.
DIFESA DEL TRIDENTE
Destro sarà il centravanti per la terza partita di fila. Ma ancora non può sapere chi avrà al suo fianco, oltre all’intoccabile Gervinho. Al San Paolo, contro il Napoli nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, ai suo fianchi l’ivoriano e Ljajic. All’Olimpico, contro la Sampdoria in campionato, dall’inizio è partito Florenzi e non il serbo. E’ probabile che Garcia possa insistere proprio sul trio d’attacco schierato contro la formazione di Mihajlovic. Anche perché, senza tre esterni bassi su quattro, non è da escludere che dietro giochi Bastos come a Napoli il 12 febbraio (il brasiliano , provato da terzino nell’esercitazione tattica di mercoledì, è in ballottaggio con Romagnoli). Il forfeit di Torosidis, invece, complicherebbe l’allestimento della linea a quattro: a destra può giocare solo Jedvaj. Oppure Florenzi. Al momento di scegliere l’assetto iniziale, Rudi farà attenzione come al solito all’equilibrio: il tridente dipenderà dalla difesa. Tra le varie ipotesi anche una mai vista: Florenzi e Romagnoli terzini, Bastos esterno d’attacco. Ovviamente solo se non ce la facesse Torosidis.
OGGI ALLA CORTE FEDERALE
Alle ore 14, in via Campania, il club giallorosso dovrà discutere, davanti alla Corte di Giustizia Federale, il ricorso avverso alla chiusura dei Distinti sud dopo i cori contro i napoletani in Roma-Sampdoria di domenica sera. Il presidente Gerardo Mastranderea riceverà il dg Baldissoni e l’avvocato Conte che depositeranno anche il filmato in cui si sentono sia il ritornello che ha portato alla squalifica del settore sia l’applauso che arriva dalle tribune (soprattutto dalla Monte Mario). L’intenzione è dimostrare come non sia stata discriminazione territoriale, visto che in campo c’era la Sampdoria e non il Napoli, ma scherno, ribadendo che pure l’applauso era sarcastico. Insomma la tifoseria avrebbe solo contestato (protesta) la chiusura delle due curve. Portando come esempio la panolada: in Spagna lo sventolio da parte di ogni tifoso di un fazzoletto bianco è il segno di disapprovazione per una decisione ingiusta (spesso degli arbitri). Dopo l’intervento del presidente federale Abete che, pur elogiando De Sanctis e Totti, ha rimproverato la società di Pallotta di non aver preso le distanze da certi comportamenti dei tifosi, c’è il timore che la Corte di Giustizia Federale confermi la squalifica decisa dal giudice sportivo Tosel. In questo caso anche la chiusura dei Distinti sud farà parte del ricorso all’Alta Corte di giustizia sportiva presso il Coni: martedì l’udienza per sapere se saranno riaperte le curve per Roma-Inter di sabato 1° marzo, prossima gara in casa della squadra di Garcia. Intanto è ufficiale il calendario della Champions Cup che inizierà a fine luglio: la Roma è nel girone con Real, Inter e United e debutterà il 26 luglio a Denver contro il Manchester. Il 29 luglio affronterà i galattici di Ancelotti a Dallas e il 2 agosto i nerazzurri di Mazzari a Filadelfia.