01/03/2014 09:59
GASPORT (S. VERNAZZA) - Opposte tendenze a confronto. La Roma è la squadra che in campionato, nelle partite in casa, ha subito meno gol: appena due in 12 gare. Nessuno negli otto principali campionati europei ha fatto meglio: al secondo posto di questa speciale eurograduatoria c’è il Porto con tre reti prese all’Estadio do Dragao. L’Inter è la squadra che in campionato, nelle partite in trasferta, ha segnato di più: 24 gol in 12 incontri. Meglio l’impenetrabilità romanista o l’efficacia delle ripartenze mazzarriane lontano da San Siro? Stasera sapremo.
La tara Le cifre di cui sopra vanno spiegate, non dicono tutto. La Roma poggia su una fase difensiva mostruosa in senso ampio: soltanto 11 le reti subite in totale su 24 giornate (all’appello manca il recupero col Parma). In media neppure mezzo gol a gara, 0,44 per la precisione. All’Olimpico, in questa stagione di Serie A, finora hanno segnato soltanto Berardi del Sassuolo e Vargas della Fiorentina. Quella di Rudi Garcia è per distacco la miglior difesa della Serie A, la capolista Juve è stata perforata per 19 volte. Alle reti realizzate dall’Inter in trasferta va fatta la tara, sul conto pesano i sette gol rifilati al Sassuolo in un colpo solo a settembre, anomalia che «droga» la voce in capitolo. Del resto la classifica, il termometro più attendibile, dice che tra Roma e Inter ballano 17 punti di differenza. Morale, meglio incassare pochi gol in assoluto che farne tanti in trasferta.
Il fattore G A ottobre, nell’andata a San Siro, l’Inter venne piallata: 03, doppietta di Totti e gol di Florenzi. Stavolta i due autori dei gol di 5 mesi fa al Meazza partiranno dalla panchina, ma tra gli undici della Roma ci sarà Gervinho, vera password del trionfo di Milano. Quella sera l’ivoriano, con le sue accelerazioni, aprì l’Inter come una scatoletta di tonno. Di base stava a destra e fece ammattire Pereira, esterno sinistro interista di giornata, ma a tratti Garcia inverte spesso le ali – si spostò dall’altra parte e tirò scemo Nagatomo e tutta la difesa. Stasera Gervinho reciterà lo stesso copione, destrasinistra, e a volte incrocerà Nagatomo, annunciato titolare sul lato mancino interista. Sull’altro versante Mazzarri è alle prese col dubbio JonathanD’Ambrosio. Gervinho oggi non sembra nelle spettacolari condizioni di quella serata d’ottobre. A Bologna, una settimana fa, ha giocato benino, non benissimo. In più l’effetto sorpresa è svanito, adesso tutti lo conoscono e sanno bene di che cosa sia capace. L’africano rimane però snodo cruciale.
Il fattore H Due partite, due vittorie: l’impatto di Hernanes sull’Inter è stato notevole. Peccato che il brasiliano si sia fermato. Non a caso, senza il Profeta, l’Inter si è arenata col Cagliari. Stasera Hernanes comincerà dalla panchina, ma ci sono buone possibilità che entri a gara in corsa. Da ex laziale avrà una motivazione in più. G e H le lettere chiave di RomaInter: non per caso nell’alfabeto vengono una dietro l’altra.