23/03/2014 10:51
IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - Era lecito pensare che quel cartellino giallo, che costerà a Benatia la gara con il Torino, potesse rovinare la gioia del tecnico. E invece, Rudi Garcia non si scompone: «Sarà una buona cosa per lui e per noi – dice al termine della gara ai microfoni di stampa e tv. – Così si riposa, visto che finora le ha giocate tutte. Abbiamo tre partite di fila. Vorrà dire che Benatia ci arriverà più fresco». Un primo tempo, quello con il Chievo, apparso fin troppo “facile” – gli fanno notare – forse perché la stessa Roma è stata capace di renderlo tale. «No, nessuna partita è mai facile. Lo è sembrato perché abbiamo fatto un buon primo tempo, mentre mi è piaciuto un po’ meno il secondo, anche se non abbiamo sofferto più di tanto. È stato comunque importante non aver preso gol, che vuol dire aver fatto bene in fase difensiva, e averne segnati due, a conferma di una buona efficacia in attacco, che è sempre una buona cosa. Siamo stati bravi a sfruttare gli errori dell’avversario, anche se il passaggio di Taddei per Destro è stato bellissimo».
Una Roma padrona del campo nei primi quarantacinque minuti, con la stessa “spavalderia” con cui il tecnico aveva parlato del secondo posto il giorno prima, e una ripresa in cui, forse anche perché forte del doppio vantaggio, si è limitata al controllo dell’avversaria e alla gestione del risultato. «Mi piace che i giocatori – dice – diano tutto sul campo. Non fanno conti sulla prossima partita ma, come oggi, cercano di dare sempre il meglio pensare solo dopo alla gara successiva. Oggi era molto importante vincere perché giocavamo prima degli altri e mettere pressione sui di loro era fondamentale».
Nel primo tempo – gli dicono – si è assistito a un battibecco tra Maicon e Benatia. Una sostituzione “punitiva” (sic!) quella del brasiliano? «No, niente affatto – risponde Garcia, sorridendo. – Maicon ha preso una botta sul ginocchio, e poi lo scambio di battute è la dimostrazione che la squadra è viva e si ha voglia di vincere, perché una squadra che non si parla è una squadra morta. Maicon, poi, è un giocatore di personalità e questo si vede anche sul campo. Chi ha vinto tra i due? Un bel pareggio, e già nell’intervallo era tutto chiarito».
Taddei ha dimostrato ancora una volta di essere un giocatore completo. «Lui è soprattutto un professionista di alto livello, che dà sempre tutto – ribadisce il tecnico francese. – Ho visto che può giocare in questo ruolo di regista, perché ha un controllo bellissimo, fa bene anche sul piano difensivo e sa tenere la posizione tattica con qualità. Sono molto contento di Rodrigo. All’inizio dell’anno voleva sapere se il mister contava su di lui e io non mi sono sbagliato. Un rinnovo per lui? Abbiamo tutto il tempo per parlarne. So che qualunque allenatore sarebbe felice di averlo e anche io lo sono molto». Oggi guarderà la Juventus o il Napoli? «Ho già detto che lo scudetto è già vinto dalla Juve. Allora, dobbiamo guardare indietro. E poi pensiamo al Torino. Ci sono solo tre giorni per recuperare, ma saranno tre anche per loro, e così siamo tutti uguali».