02/03/2014 10:55
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Roma a secco, pochi tiri verso la porta di Handanovic e zero reti, come era già accaduto in campionato all’Olimpico contro il Cagliari e nel derby di ritorno. La sensazione che la squadra di Rudi Garcia abbia raccolto anche così il massimo è davvero forte, perché stavolta le assenze, e la salute precaria di alcuni presenti, hanno condizionato il suo rendimento.
La Roma ha giocato poco alla sua maniera e, specie nella prima frazione, non è stata padrona della situazione. Una Roma più imballata che stanca, perché nella seconda parte di gara - dopo l’ingresso in campo di Pjanic - qualcosa è cambiato in meglio. Ma non è servito per conquistare altri tre punti. Garcia, è soddisfatto? «Penso che il risultato sia giusto. L’Inter ha giocato bene specialmente nei primi trenta minuti. Noi siamo andati meglio quando abbiamo cambiato modulo (dopo l’ingresso in campo di Pjanic, ndr). E’ stata una settimana difficile, in allenamento c’erano più Primavera che miei giocatori... E quando non si riesce a vincere, è importante non perdere», l’analisi del francese.
ATTACCO E DIFESA Gli chiedono: la prestazione di Gervinho? «In settimana non si è allenato tanto e ha avuto i crampi a fine partita. E’ andata così. Ma c’era un ambiente strano all’Olimpico: peccato, perché tutto il mondo ha visto la partita e lo stadio vuoto è un danno anche per il calcio italiano».
BENE I TERZINI E ancora. «Ci mancava qualcuno, è vero, ma i nostri terzini hanno fatto molto bene sul piano difensivo. E questa era la priorità. Stavolta avevamo tre terzini fuori ma sono contento di Romagnoli: ha diciotto anni, cresce molto. Era una gara aperta, i primi trenta minuti sono stati minuti difficili per noi: nella ripresa abbiamo fatto meglio con l’ingresso di Pjanic. Era previsto di non farlo giocare neanche un minuto. Avendo visto la squadra in difficoltà gli ho detto all’intervallo che sarebbe dovuto entrare anche al cinquanta per cento. Quello che ha fatto, l’ha fatto bene: davanti alla porta se non sei al meglio è difficile segnare», spiega Rudi. E Strootman? «Ha sofferto come tutta la squadra. Era difficile stavolta, specialmente nei primi trenta minuti quando abbiamo difeso indietreggiando. E’ andata meglio col cambio di modulo, ma bisogna correre molto di più sulle fasce. Siamo andati bene sul piano difensivo, ma si perdono un pò di energie in fase offensiva».
E quel gesto di De Rossi? Garcia cerca di svicolare. «Mi hanno detto che Romagnoli ha preso un pugno. Non ho visto niente, tanti giocatori erano in area. La prova tv? Penso di no, c’è il problema dell’interpretazione. Ci sono tante cose che possono essere soggette alla prova tv e non capisco perché valga per alcuni episodi e per altri no. De Rossi a Napoli ci sarà. Moviola in campo? Sapete come la penso: sarebbe già bello capire se il pallone è dentro o fuori. Bergonzi? Ha fischiato quello che ha visto, è sempre così per l’arbitro. Le cose vanno così veloci sul campo che per l’arbitro non è facile, ecco perché vanno lasciati tranquilli. In tutte le gare io spero che tutti gli arbitri si prendano la responsabilità di aiutare chi sta al centro del campo». Domandina finale: difficile ormai la lotta scudetto? «Ci sono tante partite ancora. Non è chiusa ancora».