26/03/2014 09:37
IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - La Roma è tornata a celebrare la sua storia. Lo ha fatto con la Hall of Fame 2013, con i nuovi ingressi dei suoi ex fuoriclasse nella propria "Sala della Fama". È stato James Pallotta in persona a premiare Giuseppe Giannini, Attilio Ferraris IV, Sebino Nela e Vincenzo Montella (ieri assente per motivi di "lavoro": è in ritiro con la sua Fiorentina), quattro grandi giocatori del passato che da ieri sono ufficialmente nella leggenda del nostro club. Quattro campioni celebrati nel posto migliore possibile: l’Olimpico, che in attesa del nuovo impianto che sarà svelato oggi in Campidoglio è la casa della Roma. Quattro stelle che si sono aggiunte a quelle premiate lo scorso anno: Aldair, Amedeo Amadei, Fulvio Bernardini, Cafu, Bruno Conti, Agostino Di Bartolomei, Paulo Roberto Falcao, Giacomo Losi, Roberto Pruzzo, Francesco Rocca e Franco Tancredi.
Il primo a essere chiamato in campo dallo speaker è stato l’ex capitano Giuseppe Giannini, giocatore simbolo della Roma degli anni 90. Che, una volta ritirata la maglia dell’Hall of Fame 2013 dalle mani di Franco Tancredi, l’ha “vestita” su un manichino davanti a una sua gigantografia. Stessa procedura seguita poi dagli altri campioni o nel caso di Attilio Ferraris IV, primo grande capitano giallorosso, dai nipoti Renato e Danilo (entrati sulle note di “Campo Testaccio”). Per ultimo è stato chiamato l’ex terzino destro dello scudetto dell’83, Sebino Nela, che ha ricevuto la maglia dalle mani di Giacomo "Core de Roma" Losi. A ogni giocatore è stato dedicato un video delle loro gesta trasmesso sui maxischermi dello stadio. Video emozionanti che hanno ripercorso la storia giallorossa attirando l’attenzione del pubblico presente sugli spalti. «Grazie ai tifosi e alla società - ha detto Giannini al termine della premiazione - in questi momenti vanno riconosciuti loro grandi onori e grandi elogi. Un’emozione indescrivibile, la più bella che potessi provare con questi colori e in questo stadio. Non è un caso se i miei pensieri vanno ai romanisti, questi colori rappresentano la mia identità. Ogni volta che ho segnato l’ho fatto prima da tifoso, poi da professionista. La Roma è sempre stata una questione di cuore», le parole dell’ex capitano visibilmente emozionato.
Il nipote di Attilio Ferraris IV ha sottolineato: «Fieri della storia di questa società, il nostro ringraziamento va alla società e ai tifosi ». Sebino Nela ci ha tenuto a ringraziare il presidente James Pallotta perché «ha riavvicinato i tifosi al senso di appartenenza per questa squadra, ai dirigenti che hanno creato questa squadra e a chi mi ha votato». "Picchiasebino" ha voluto dedicare il premio a due ex compagni che non ci sono più: «Abbiamo vissuto anni straordinari, ringrazio tutti i miei compagni, che mi hanno fatto diventare un buon calciatore. Dedico questo momento a Di Bartolomei e Maldera, persone grandissime. Alla fine non mi resta che ringraziare tutti: la storia la facciamo noi, insieme a voi». Da lontano, Vincenzo Montella ha fatto capire di non essere affatto "immune" dall’amore per questi colori: «Mi fa molto piacere, non pensavo di essere così vecchio (ride, ndr). E’ una soddisfazione, per me e la mia famiglia».
L’attaccante del terzo scudetto è stato, comunque, ricordato dalla Roma che prima su Twitter ha scritto: «Un saluto anche a Montella, il quarto famer eletto nella classe 2013, che non potrà prendere parte all’evento: ciao Vincenzo! » e poi lo ha citato alla stadio che ha applaudito calorosamente, segno che, nonostante sia l’allenatore di una squadra rivale, l’affetto è rimasto lo stesso di quando vestiva la maglia della Roma. I giocatori premiati, dopo aver firmato le loro gigantografie, hanno poi fatto un giro di campo per salutare i tifosi presenti sugli spalti. Tanti gli applausi soprattutto dalla Curva Sud che ha dedicato uno striscione ai campioni giallorossi: «Chi alla Roma ha dato gloria non verrà mai dimenticato». Dedicato, invece, solo ad un emozionatissimo Nela lo striscione apparso nella parte alta della Curva: «Nela… Unico guerriero ». Insomma, i tifosi della Roma, come accaduto lo scorso anno prima di Roma-Atalanta, hanno abbracciato nuovamente i loro ex giocatori, campioni indimenticati nella memoria e ora anche consacrati ufficialmente con l’ingresso nella Hall of Fame (classe 2013)