Juve, altro furto. E poi la beffa

10/03/2014 10:04

IL ROMANISTA - "Panorama", e non il fazioso "Romanista", sarà costretto a riaggiornare la classifica. C’è stato un altro furto a danno del campionato e a vantaggio dell’unica squadra che, evidentemente, è stato scritto che debba vincerlo. La è stata aiutata un’altra volta, a danno della alla quale è stato impedito di pareggiare, e a danno della Roma, che si è vista scippare un’altra possibilità di riavvicinamento. E c’è anche la presa in giro: «Buona la a pranzo. Ci rivediamo fra quattro giorni, per cena», hanno ironizzato a fine partita i maghi dei social network (ufficiali!) bianconeri.

La ha rivinto, ma ha "ribarato". Passata in svantaggio a fine primo tempo per il gol (splendido) di Asamoah - il ghanese fa fuori quattro viola e poi insacca sul palo opposto - la a inizio ripresa va a caccia del gol dell’1-1. Gol che trova subito, al 2’, con Diakité. Palla a spiovere, mischia, confusione, l’ex laziale è più lesto dei colleghi juventini: raccoglie e batte a rete. L’esultanza però dura pochissimo, perché Orsato di Schio annulla per fuorigioco. Ma c’è? Non c’è? Da vivo si può parlare di episodio quantomeno dubbio, e nel dubbio gli arbitri fischiano a favore della . Sta scritto da sempre, sta scritto ovunque, e figuratevi se non poteva essere scritto a casa loro, allo Stadium. Negli studi di "Mediaset Premium", e non nella redazione del fazioso "Romanista", l’ex internazionale Paparesta accusa il guardalinee Nicoletti, l’autore dello "sbandieramento": «Il gol era regolare. È stato un errore grave. Diakité è stato fermato su una punizione viola dal limite, ma Pogba con i piedi teneva in gioco il giocatore fiorentino».

Non solo. La si fa anche beffa della Viola, con un tweet sarcastico ed evitabilissimo che scatena la reazione indignata dei tifosi della : «Buona la a pranzo. Ci rivediamo fra quattro giorni, per cena». Il riferimento è all’andata degli ottavi di Europa League, che si giocherà giovedì alle 21.05. Per la è la quattordicesima vittoria consecutiva. «Lo scudetto è nostro al 50%», commenta . L’altro 50% è degli arbitri. A margine, poco da segnalare. Anzi, una cosa sì. Una cosa grave. I cori antisemiti della curva juventina, che per offendere i fiorentini ha cantato: «Fiorentini non italiani, ma soltanto una massa di ebrei». È indignata la reazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna: «Ancora una volta l’imbecillità di alcune frange del tifo è tornata a palesarsi durante una partita di calcio. Gli indecenti cori antisemiti pronunciati da un gruppo di tifosi della nel corso del nono minuto dell’incontro casalingo con la , cori amplificati e propagati anche durante la diretta televisiva, sono la triste conferma di quanto ancora resti da fare per sradicare odio e pregiudizio dove dovrebbero invece albergare valori di lealtà, passione agonistica, amore per lo sport.

L’auspicio - spiega Gattegna - è che possano essere al più presto presi i provvedimenti più opportuni e che i responsabili di queste azioni siano in condizione di non poter frequentare le curve degli stadi per lungo tempo. Spero, inoltre, che la giustizia sportiva faccia il suo corso, senza sconti». E il resto della Serie A? La Samp compie un’impresa, rimontando lo 0-2 del Livorno e imponendosi alla fine per 4-2 (la terza marcatura è di Okaka). Poco da segnalare. O nulla, come il nulla che raccoglie la Lazio, battuta in casa dall’Atalanta in un altro nulla. Quello dell’Olimpico. Appena 4 mila spettatori. Stadio vuoto per protestare contro Lotito. Presidente, non molli.