Nainggolan e Gervinho: «Siamo ancora in gioco»

02/03/2014 11:04

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Un pareggio che lascia l’amaro in bocca. non ne fa mistero: «L'Inter era messa bene in campo. Abbiamo cercato di fare la partita ma non abbiamo sfruttato le occasioni create. Il gol annullato? Sono andato in tuffo per prenderla di testa. Pensavo che qualcuno anticipasse di piede e per proteggermi l’ho presa di mano». Un punto che rallenta la rincorsa alla : «Contro il Milan la squadra di non avrà una partita facile – spera il belga - I rossoneri possono metterli in difficoltà». Non dispera nemmeno Gervinho: «Abbiamo pareggiato ma siamo ancora in gioco». Amareggiato Romagnoli: «Abbiamo perso due punti. A sarà fondamentale vincere. La gomitata di Juan Jesus? L’arbitro non ha visto, è andata così…».

LA PROTESTA Mentre in campo la Roma provava a far sua la gara, all'esterno dell’Olimpico è andata in scena la protesta dei tifosi giallorossi contro la chiusura delle curve e dei distinti sud. Tanti i presenti (oltre 500) che si sono radunati nella zona dell’obelisco, vicino agli uffici del Coni. Esposto lo striscione: «Settori aperti a metà l'ultimo stadio di un sistema che fa pietà». Un fotografo dell'agenzia Gmt è stato picchiato da alcuni facinorosi: soccorso dal 118, è stato medicato con alcuni punti di sutura al volto all'ospedale Fatebenefratelli. All’interno dello stadio, invece, issati in Tribuna Tevere gli striscioni «Non c'è Roma senza il suo tifo, riaprite le curve» e «Roma mai sola, basta discriminarci». Tifosi giallorossi che hanno ricevuto la solidarietà dei 'colleghi' nerazzurri (notoriamente gemellati con la Lazio) che a loro volta hanno esposto la scritta «In silenzio per solidarietà, Figc buffona».

IL SIT-IN In mattinata, invece, in via Allegri, proprio davanti alla Figc, 70-80 sostenitori giallorossi avevano protestato per gli errori arbitrali. Al motto di «Mo' Basta», sotto accusa il sistema arbitrale senza disdegnare attacchi anche nei confronti della discussa norma sulla discriminazione territoriale. Tra i più bersagliati il giudice sportivo («Tosel pupazzo, romano di m... non è discriminazione?») e i direttori di gara («Sempre 'ste sviste arbitrali!»).