15/03/2014 10:01
CORSERA (G. PIACENTINI) - La Roma si aggrappa a Radja Nainggolan. Senza Kevin Strootman fino alla fine della stagione e senza Daniele De Rossi, squalificato per altre due gare, il centrocampista belga è chiamato ad un supplemento di impegno e di responsabilità. Un peso che non preoccupa Radja, che è pronto a fare il salto di qualità per conquistarsi il Mondiale con la nazionale belga, uno dei motivi che lo hanno spinto a scegliere la Roma, abbandonando Cagliari.
«Con l’infortunio di Kevin - le sue parole a Roma Channel - abbiamo perso un grande giocatore: è chiaro che ora la gente si aspetta qualcosa in più da me. Mancherà anche De Rossi, ma abbiamo calciatori importanti». Battere l’Udinese sarà fondamentale per tenere alla giusta distanza il Napoli e non compromettere un secondo posto che la Roma ha dimostrato sul campo di meritare: «Se ci qualificheremo direttamente in Champions sarà una grande vittoria. Giocare quella competizione è il sogno di tutti i calciatori. Per arrivarci lavorerò al massimo». Secondo l’ex cagliaritano non c’è il rischio di un contraccolpo psicologico, visto che lo scudetto sembra ormai andato: «Le prospettive non erano quelle di lottare così a lungo dietro alla Juve. Dopo la sconfitta del San Paolo c’era grande delusione, ci sentivamo superiori e abbiamo fatto una grande prestazione, ma il calcio è questo: non sempre vince chi gioca bene. Ora il Napoli ha una gara difficile contro il Torino e noi pensiamo alla nostra partita. Meritiamo il secondo posto».
A Roma ha trovato un grande gruppo e una società che lo ha voluto con tutte le forze: «C’erano altre squadre che mi avevano cercato, ma già a giugno la Roma era la soluzione più concreta. Puntare per due mercati di fila su un giocatore, significa tanto. Le prospettive della Roma mi hanno convinto. Io non pensavo di inserirmi così velocemente, mi hanno accolto bene, è andato tutto per il verso giusto e dopo un giorno ho giocato. Io lavoro per me stesso e poi metto tutto quello che ho per la squadra, sono sempre disponibile a dare il massimo. L’unità del gruppo è la cosa più importante e qui l’ho trovata. Andiamo d’accordo e nei momenti difficili ci aiutiamo». Fin dal primo giorno Garcia ha parlato di lui come di un giocatore completo, che però dovrebbe cercare di più la porta avversaria: «I gol dei centrocampisti sono importanti. Io ci provo, ma siamo in undici e non sempre si riesce a segnare».
Contro l’Udinese potrebbe essere l’occasione buona per il primo gol all’Olimpico, dopo quello a Bologna: «Sarà una gara insidiosa, dobbiamo stare attenti perché hanno giocatori importanti. L’Udinese sta avendo delle difficoltà, ma per due anni si è qualificata in Europa. Voglio fare un appello ai tifosi: stateci vicino dopo queste due partite con le curve chiuse, spingete forte come noi, possiamo arrivare in Champions». Notizie dal campo: ieri Garcia ha provato prima il tridente delle dieci vittorie consecutive, con Totti, Gervinho e Florenzi, e poi il 4-2-3-1 con il capitano rifinitore alle spalle di Destro e con Taddei davanti alla difesa. Recuperato Romagnoli, che, dopo l’affaticamento muscolare dei giorni scorsi, è tornato ad allenarsi con il gruppo. Balzaretti oggi volerà a Boston per un controllo dal chirurgo che a gennaio lo ha operato per hernia sports, una forma cronica di pubalgia. Difficile rivederlo in campo prima della prossima stagione.