12/03/2014 09:44
CORSERA (G. PIACENTINI) - Il giorno della sua presentazione a Trigoria, lo scorso gennaio, era stato etichettato come riserva di lusso, definizione che dimostrò di non gradire, oggi Radja Nainggolan è diventato una risorsa fondamentale per la Roma di Rudi Garcia. Contro l’Udinese e col Chievo, complici la squalifica di De Rossi e il grave infortunio di Strootman, il belga sarà l’unico centrocampista vero» (Pjanic è più un trequartista) a disposizione del tecnico francese.
In qualunque caso Garcia non potrà prescindere dal belga, che il suo spazio se l’era già ritagliato anche quando erano a disposizione tutti i compagni di reparto. Se l’allenatore ripartirà dal 4- 3-3, allora al fianco di Nainggolan e di Pjanic (è diffidato, dovrà fare più attenzione del solito ai cartellini) troverà spazio il «redivivo« Taddei, che a Napoli si è fatto trovare pronto.
Il piano B prevede l’arretramento di Alessandro Florenzi (ieri ha compiuto 23 anni), che però in questa stagione ha sempre giocato davanti. Se invece Garcia opterà per il 4- 2-3-1 al fianco di Nainggolan potrebbe retrocedere Pjanic - è già successo contro il Catania quando giocò al fianco di Bradley - per una formazione super offensiva, con tre trequartisti e una punta, che potrebbe essere Francesco Totti. Il capitano giallorosso oggi alla ripresa degli allenamenti dovrebbe lavorare con il gruppo, pronto a riprendersi fascia e posto da titolare contro l’Udinese, a cui ha già segnato 15 volte.
Contro i bianconeri torneranno, dopo la squalifica per due turni, anche i tifosi delle curve, che stanno pensando di omaggiare Kevin Strootman con uno stadio colorato di arancione. «Voglio ringraziare - il tweet dell’olandese - i miei (ex) compagni di squadra, colleghi, tifosi e tutti quanti per il loro sostegno. Da adesso mi concentrerò sul mio recupero per tornare più forte di prima. Forza Roma sempre». La Roma lascerà al calciatore, che deciderà nei prossimi giorni, piena libertà di scelta sulla possibilità di farsi operare dal professor Cerulli, il chirurgo sotto le cui mani sono passati Destro e Burdisso, o rivolgersi agli specialisti Marc Martens (lo stesso di Kakà e Van Basten) o Niek van Dijk, che ha sistemato la caviglia del suo compagno di nazionale van Persie.