08/04/2014 09:33
GASPORT (A. PUGLIESE) - Nel giorno in cui tutti celebrano i suoi 13 gol (uno ogni 86 minuti, in Europa ai livelli di stelle come Messi ed Aguero), Mattia Destro vive con giustificata ansia il rischio di una stangata che potrebbe tarpare le ali al suo volo dorato. Ieri, infatti, la Procura Federale ha chiesto l’applicazione della prova tv per il colpo inferto ad Astori durante Cagliari-Roma e oggi il giudice sportivo Tosel deciderà sulla eventuale ammissibilità o meno della stessa. In caso di accoglimento, l’attaccante giallorosso rischia 4 giornate di squalifica (una per somma di ammonizioni e dalle 3 in su per la prova tv), fattispecie che toglierebbe (e di molto) il buonumore a Garcia, che sulla questione si è già espresso e che ieri ha visto con interesse Juve-Livorno, uscendone con un’ulteriore convinzione: «La Roma fino alla fine non mollerà».
I fatti Dopo aver rivisto le immagini, dunque, la Procura Federale ha deciso di procedere. «È una manata che devono giudicare, con logiche diverse, coloro che sono preposti alla verifica della gara e poi Prandelli prenderà la sua decisione — aveva detto prima della decisione della Procura il presidente della Figc Giancarlo Abete —. Sono episodi che ci sono nell’ambito del gioco, ma che non ci dovrebbero essere». Ora il destino di Destro è appeso alla versione fornita a Tosel da Davide Massa, l’arbitro di Cagliari. Da questo punto di vista la Roma si sente serena, considerando che lo stesso Massa a fine gara ha parlato con la dirigenza giallorossa assicurandole di aver giudicato l’azione in questione una dinamica di gioco. Il che vorrebbe dire che Massa ha visto il colpo, ma non l’ha ritenuto tale da essere sanzionato. Se così fosse, allora la prova tv non sarebbe applicabile, considerando che l’art. 35 del Cds prevede la sua applicabilità quando l’arbitro non vede.
Prospettiva Ed allora dov’è il rischio? Sta nel fatto che Massa, interpellato da Tosel, potrebbe aver dato una versione differente e cioè quella di aver visto solo la parte finale dell’azione, in cui Astori rimprovera Destro a terra prendendolo per la maglia (fattispecie per cui poi Astori viene ammonito). In questo caso la prova tv per Tosel diventerebbe automaticamente ammissibile, come la squalifica di Destro (per punire basta l’intenzionalità, non serve il danno provocato, eventuale aggravante). Del resto, lo stesso art. 35 del Cds al punto 2.2. dice: «In caso di condotta violenta di particolare gravità non rilevata in tutto o in parte da ufficiali di gara, uomini della Procura federale o commissari di campo, gli organi di giustizia sportiva possono utilizzare per la decisione immagini televisive». Ecco perché Destro rischia la squalifica e perché, nonostante quei 13 gol con vista Brasile, vive con ansia l’attesa. Del resto, dopo la tripletta di Cagliari Mattia vive il momento più bello della sua carriera e fermarsi proprio ora sarebbe un’autentica mazzata.
Ricorso respinto Ieri, poi, l’Alta Corte presso il Coni ha rigettato il ricorso della Roma contro la chiusura del settore distinti sud, chiusura arrivata per i cori discriminatori verso Napoli nella gara con la Sampdoria. La sanzione, però, è già stata scontata con l’Inter, resta l’ammenda di 80mila euro.