06/04/2014 21:04
REPUBBLICA.IT (F. BOCCA) - Casomai qualcuno pensasse a un caso, a una botta di fortuna, Mattia Destro a ogni occasione lo ricorda. Per i Mondiali c’è anche lui. O meglio, se continua così, c’è lui molto più di altri. I suoi tredici gol in campionato hanno un peso specifico molto, molto pesante. Il suo campionato è cominciato a dicembre , l’infortunio al ginoccio lo ha tenuto fermo praticamente un anno, con degli sporadici rientri alla fine della stagione scorsa.
Una partenza ad handicap, nonostante la quale però, ha recuperato tutto il terreno perduto: ha segnato gli stessi gol di Balotelli, praticamente uno ogni circa 85′. La lunghissima ma anche un po’ balbettante assenza hanno inciso parecchio sul suo giudizio: arrivato alla Roma da Siena come giovane campione, aveva fatto presto a ritagliarsi anche la patente, assolutamente immeritata, di bidone o di patacca come dir si voglia. Il viso da bambino, in contrapposizione ad altri bad boy, come Balotelli, gli ha giocato contro. Ma il marchigiano Mattia Destro, 23enne, somiglia molto di più a Giuseppe Rossi che Mario Balotelli. (Tra l’altro su Giuseppe Rossi c’è la doccia fredda di Montella che ha detto che il giocatore difficilmente giocherà la finale di Coppa Italia del 3 maggio, che ancora non si sta allenando con la squadra e che non ci si possono fare false illusioni: dunque addioo Mondiali).
E’ perfetto per la parrocchia di Prandelli. Che per fortuna ha in attacco una situazione discretamente in fermento con molte possibilità di scelta. Posto che la sua esperienza internazionale è zero, il Destro di oggi vale comunque più di molti altri.