23/04/2014 10:33
IL ROMANISTA - Secondo giorno di lavoro a Milanello in vista della trasferta di venerdì all’Olimpico. L’anno scorso - era il sabato prima di Natale - l’allora squadra di Allegri, arrivata con il favore del pronostico e trascinata dal capocannoniere El Shaarawy, si vide impartire una sonora lezione di calcio dalla Roma di Zeman. Tirava aria di goleada pure un girone fa a San Siro, invece arrivò un 2-2 che permetteva all’ex tecnico del Milan di mangiare il panettone e prolungare di qualche settimana la sua permanenza sulla panchina rossonera. La squadra che partirà domani per Roma, invece, è alle prese con una cronica indefinitezza, mitigata dalle cinque vittorie consecutive che l’hanno portata a ridosso della zona Europa League.
Ieri Seedorf ha fatto disputare ai suoi un’amichevole con tempi da trenta minuti contro la Vergiatese, formazione del campionato Eccellenza: 4-0 il finale, a segno El Shaarawy, Saponara, Essien e Petagna. La buona notizia per il tecnico olandese è che tre marcatori su quattro sono appena rientrati dai rispettivi infortuni, anche se difficilmente a Roma andranno oltre la panchina. Ancora da valutare, invece, le condizioni di Honda, che sta meglio ma non al punto da poter essere aggregato alla trasferta. Al posto dello squalificato De Jong giocherà Muntari, quello che all’andata aveva rovinato la serata ai romanisti segnando la rete del 2-2. Da un infortunio (l’ennesimo di una stagione piuttosto travagliata) è appena tornato anche Mattia De Sciglio, «l’unico fenomeno di questa squadra» secondo Allegri.
Anche Seedorf ha una certa stima di lui e se non fosse stato per i problemi fisici, il malcontento di Abate si sarebbe manifestato molto prima della scorsa settimana. In compenso Ancelotti non lo ha mai perso di vista e non è un mistero che Florentino Perez stia pensando di portarlo alla Casa Blanca (il suo procuratore Branchini è stato avvistato a Madrid in occasione dell’ultima amichevole della Nazionale), ma gli estimatori non mancano neanche a Manchester, dove molte cose stanno per cambiare. «Se devo andare via per motivi di bilancio, valuteremo le offerte - ha ammesso De Sciglio a Sky -. Certo fa piacere l’interesse di club importanti». Il giovane terzino ha poi raccontato qualche retroscena sull’avvento di Clarence Seedorf: «All’inizio c’era entusiasmo, poi ci siamo ritrovati in difficoltà e le cose non andavano bene. Lì è stato bravo l’allenatore a capirlo e anche a comprendere le pressioni che avevamo addosso e da quel momento qualcosa è cambiato». Intanto c’è la Roma: dopo la figuraccia che gli aveva fatto fare Totti lo scorso anno, stavolta De Sciglio non è sicuro di giocare. Per lui il ballottaggio è con Abate.