12/04/2014 11:18
La Roma è al lavoro per il ricorso contro la squalifica di Destro, che sarà presentato tra lunedì e martedì. Gli atti sono stati ricevuti e su quelli gli avvocati del club giallorosso stanno lavorando, nella speranza che la Corte di Giustizia Federale annulli la squalifica per inapplicabilità della prova televisiva.
L’avvocato Conte sta studiando la giurisprudenza di casi analoghi legati alla prova televisiva. La società, con l’ausilio dei tecnici di Roma Channel, sta mettendo insieme i documenti filmati utili a sostenere la tesi che l’arbitro non può aver visto il fallo di Destro, che ha sanzionato, ma non lo sviluppo dell’azione, con la manata ad Astori. L’elemento che rende complicato il lavoro degli avvocati giallorossi è la seconda mail che Massa ha inviato al Giudice sportivo lunedì scorso. Una mail nella quale l’arbitro ha cambiato versione rispetto alla prima e a quanto aveva dichiarato al termine della partita. Se l'arbitro manterrà la propria posizione, ci sarà poco da fare.
Massa nella seconda mail ha sostenuto di aver visto solo il fallo, non il prosieguo dell'azione, tesi difficilmente sostenibile. L’arbitro, anche se da posizione non ottimale, non può non aver visto tutto. E comunque sia il guardalinee che il quarto uomo, da posizione più favorevole, hanno visto tutta la dinamica dell’azione. Fa riflettere il fatto che il direttore di gara abbia cambiato versione il giorno dopo, successivamente alla grande esposizione mediatica dell’episodio. La Roma proverà a sostenere la tesi che il ricorso alla prova televisiva è un conto, l’utilizzo della moviola è un altro.
Un altro elemento cardine riguarda il quarto uomo, Padovan, che in occasione del fallo ha cercato di calmare la protesta di Garcia affermando che l’irregolarità era stata di Destro, quindi anche lui aveva visto. Le immagini preparate per il dossier evidenziano che il quarto uomo parla con Garcia. La Roma cercherà di dimostrare alla Corte che non si poteva non vedere l’intera azione. La Procura si è limitata finora a trasmettere gli atti al Giudice sportivo, ma in questo caso l’applicazione dell'articolo 35 è anomala. I dirigenti giallorossi ribadiranno che Massa a fine partita era stato chiarissimo: il cambio di versione con la seconda mail è stato dettato da fattori esterni. La Roma, in qualità di ricorrente, potrà chiedere di riascoltare gli arbitri.
(corsport)