07/04/2014 09:34
IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Diciannove anni dopo la Roma sfata il tabù Cagliari. Un successo netto, il sesto di fila e il 23° in campionato, pur non giocando la migliore partita della stagione su un campo storicamente difficile per la squadra giallorossa che torna a Roma a -5 dalla Juventus capolista, festeggia l’ingresso ufficiale nella Champions League del prossimo anno e blinda il secondo posto grazie al tonfo del Napoli a Parma.
A Garcia riesce così anche questo ennesimo miracolo: portar via punti dalla Sardegna. Perché quello del Sant’Elia era diventato una specie di sortilegio che, anche con il successo di ieri, lascia per molti versi l’amaro in bocca alla Roma. Già, perché oltre alla tripletta di Destro (che allunga nella classifica dei cannonieri giallorossi a quota 13 e continua ad avere un media-gol da infarto avendo giocato 18 gare ma solo 12 da titolare), i giallorossi rimediano anche tre squalifiche pesanti in vista della sfida di domenica prossima all’Olimpico contro l’Atalanta. Pesantissimi i gialli a Pjanic, Destro e Florenzi che costringeranno il tecnico francese ad inventare molto per la sfida contro i bergamaschi. A tutto questo va poi aggiunto l’infortunio di Benatia rimasto in campo nel finale solo per far numero (i cambi a disposizione erano finiti quando il centrale ha chiesto il cambio per problemi muscolari che oggi andranno valutati).
Ma l’euforia del momento pone in secondo piano la partita che i giallorossi dovranno giocare tra sette giorni all’Olimpico. C’è da godersi questo successo, difficile, con il quale la squadra di Garcia ha dimostrato di poter vincere anche senza giocare il suo calcio migliore: un segnale importantissimo per questa Roma che diventa più squadra ad ogni partita.
Eppure l’avvio senza Totti aveva palesato tutte le difficoltà di questo gruppo ad orientarsi senza il suo leader: problema poi risolto dalla velocità di Gervinho e dalla concretezza di Destro, ancora una volta il mattatore della giornata. Era rimasto a secco contro il Parma, dopo quattro partite vinte proprio grazie ai suoi gol, e ieri si è ripreso quel ruolo da bomber che era mancato alla Roma in molte occasioni e che lo aveva messo in discussione dopo l’infortunio. La Roma il centravanti ce l’ha in casa e i discorsi sul futuro non potranno prescindere da Destro, un giocatore che lo stesso Garcia ha imparato a conoscere e che adesso, giustamente, non toglie più.
Così il gruppo di rientro dall’isola potrà godersi stasera il posticipo della capolista, con la Champions in tasca e dopo aver dormito, almeno per una notte, a meno cinque dalla vetta. Non male!