Garcia ci crede: «La pressione ora si sposta sulla Juventus»

07/04/2014 10:20

GASPORT (A. PUGLIESE) - Conoscendolo, alla fine non sarà riuscito a godersi fino in fondo anche questa vittoria, quella che spazza via il tabù-Cagliari e regala alla Roma la vittoria al Sant’Elia dopo 19 anni. Perché è un perfezionista e perché non gli è piaciuto prendere quel gol nel finale, che ha avuto una conseguenza ancora peggiore: l’infortunio di (problema muscolare al quadricipite, accertamenti tra oggi e domani ma si temono tre settimane di stop), che andrà a sommarsi alle assenze con l’Atalanta per di , e .

«Ma per le squalifiche non sono preoccupato, giocherà qualcun altro dice il francese Piuttosto spero che non riposi Mehdi, che il suo infortunio non sia una cosa grave». La Roma ieri ha vinto la partita anestetizzandola con il possesso palla nei momenti chiavi, per poi affondare i sardi con le ripartenze. «Ma non è vero che siamo stati cinici, abbiamo semplicemente letto e vinto la partita come volevamo: sfruttando gli spazi e le fasce, che sapevamo che il Cagliari ci avrebbe concesso in caso di nostro vantaggio. Ora quello che mi importa è andare avanti e cercare di fare il nostro gioco in ogni campo, fino alla fine».

Inseguendo la Intanto, però, la Roma a meno cinque punti dalla è un dato di fatto e di questo gode eccome. «Ora la pressione si sposta su di loro. Noi alla rimonta ci crediamo, è già successo altre volte in Europa. Ma non dipende da noi, noi siamo padroni del nostro destino solo per quanto riguarda il secondo posto. Quando sono arrivato il primo obiettivo era ridare il sorriso a giocatori, ambiente e tifosi. E questo lo abbiamo già raggiunto, anche se una squadra che vuole segnare la sua storia è una squadra che vince dei titoli». Già, è la filosofia di , uno che ad arrivare secondo non ci sta. Ed a chi gli fa notare che dopo Donadoni, anche Lopez ha messo e Roma sullo stesso piano, lui risponde così: «Il bilancio lo faremo a fine stagione, quando si vedrà chi è davanti e con quale scarto. Ma Roma e hanno fatto entrambe grandi cose».

unico Insomma, il fatto di aver vinto anche a Cagliari un sorriso glielo strappa («I tabù sono fatti per essere violati »), così forte che chiude con uno spot per quello che con è stato l’uomo del giorno, . «Io non sono il del Belgio, ma se non andrà al Mondiale sarà una cosa incredibile. Un giocatore così forte non può non esserci, anche se il Belgio ha la migliore rosa della sua storia e li vedo almeno in semifinale». , ovviamente, ringrazierà.