06/04/2014 12:04
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Il ritorno di Nainggolan, i dubbi legati alla presenza di Totti, le storiche difficoltà nel riuscire a strappare una vittoria al Sant’Elia. Tante le incognite legate a Roma — Cagliari di questo pomeriggio, gara che i giallorossi non riescono a vincere sul campo dal ‘95. Un po’ una trasferta maledetta, che Garcia spera finalmente di sfatare conquistando i tre punti. «Il destino è nelle nostre mani — semplifica Garcia — le statistiche sono fatte per essere cambiate e io voglio andare a Cagliari per vincere». Continua a twittare la sua emozione, Nainggolan, al quale forse le gambe tremeranno più del dovuto. «Ho parlato con lui — rivela il mister francese — è sempre così quando un giocatore affronta la sua ex squadra, ed è il caso di Radja. Sul piano emotivo sarà una sfida particolare, ma farà il massimo per la Roma e per vincere con noi, questo mi ha detto».
Quindi sarà Taddei a partire dalla panchina, confermati Pjanic e De Rossi («È uno dei più grandi centrocampisti della mia carriera, per questo nel mio gioco tocca tanti palloni e non li perde mai»), con i dubbi legati alla formazione che si concentreranno quindi sull’attacco. Ha infatti un piccolo problema muscolare alla coscia, Totti, seppur ieri si sia allenato regolarmente con i compagni. Se il capitano venisse tenuto precauzionalmente fuori, si giocherebbero una maglia Florenzi e Ljajic. Su quest’ultimo sembra avere le idee chiare Garcia. «Ljajic è come un diamante grezzo. Anche Hazard era così quando arrivò a Lille, quattro anni dopo era tutto un altro giocatore. Per Adem può succedere la stessa cosa. Lui si impegna molto, ha un talento davvero importante». Bastone e carota per il giovane attaccante, che sembra comunque destinato a finire sul mercato la prossima estate.