03/04/2014 09:45
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Occhio alla classifica: Roma a + 9 sul Napoli terzo e a -8 dalla Juventus capolista. Da che parte, quindi, va guardata, monsieur Rudi Garcia? «Noi volevamo allungare sul Napoli e accorciare sulla Juve: impresa riuscita. Sapevamo di essere i soli a giocare, non avevamo nulla da perdere ma solo punti da guadagnare. Ora abbiamo il secondo attacco del campionato e questo significa che la squadra gioca bene ed è pericolosa. Sul piano difensivo il primo gol ci può stare ma il secondo no, non dovevamo assolutamente prenderlo. Il meglio deve ancora venire? Non lo so,ma abbiamo fatto un ulteriore passo avanti e fin quando la matematica non ci condannerà andremo avanti cercando di raggiungere la Juventus. Noi non possiamo far altro che continuare a vincere partita dopo partita. Non esiste un calendario migliore o peggiore, però la Juventus dovrà giocare l’Europa League e forse perderà per strada un po’ di energie. Ma adesso non possiamo dirlo con certezza. Serve un miracolo lo so,ma in passato i miracoli li abbiamo visti.... E questa vittoria ci fa continuare a crederci», spiega il francese.
GOL E BOMBER E poi. «È stata una partita bella e spettacolare, vero, ma ripeto non mi va giù il secondo gol. Il punteggio finale non rende bene l’idea di come sono andate le cose. Lo spettacolo, comunque, è stato bello, abbiamo visto dei bei gol e due squadre che hanno giocato a calcio. Merito anche del Parma che è venuto a Roma per vincere: molte squadre non giocano come loro. Noi giochiamo sempre nella stessa maniera, stavolta abbiamo lasciato un po’ di possesso palla al Parma ma quando sei così in vantaggio è normale cercare maggiormente la compattezza di squadra. Mi dispiace solo per Destro che non ha trovato il gol e spero che possa trovarlo nelle prossime gare. Dalla mia squadra mi aspetto che non molli in nessuna gara nè in alcun istante della partita. Questo atteggiamento ci rende più efficaci in ogni momento. Bisogna fare delle corse anche quando quello che dovrebbe ricevere palla non la riceve. E’ un movimento sempre utile per attaccare». Due parole su Taddei, a seguire. «Sono contentissimo per lui, si allena bene da inizio stagione, è come un giovane di 20 anni. E’ sempre positivo, sono contento del gol, se lo meritava. Non è solo un giocatore tecnico ma corre tanto e aiuta la squadra, recupera palloni importanti ». Roma con 17 giocatori già andati a segno (record della Roma di Spalletti 2006-07 eguagliato): chi potrebbe esser il diciottesimo? «Non lo so, Castan, Romagnoli... Trovare uno che non ha segnato è difficile. Fa piacere, vuol dire che tutto il lavoro fatto sul piano offensivo ha pagato. Preferisco avere una squadra in cui segnano tutti che avere un unico bomber da venti gol».