L’attacco sorprende Rudi: «Non ce l’avevo con la Juve». E il club: «Provinciale? Lui no, qualcun altro sì...»

28/04/2014 10:08

GASPORT (A. PUGLIESE) - E come ci è rimasto? Sorpreso, quasi stupito. Nel suo intimo non ha compreso perché se la sia presa così tanto. Il senso del suo ragionamento, affidato a chi gli gravita intorno, è più o meno questo: «Il mio non era un riferimento alla o al suo allenatore, semmai alle squadre avversarie, una denuncia verso un tipo di cultura sportiva diffuso in Italia ». Molto diversa, secondo Rudi, da quella a cui era abituato in Francia. Dove, ad esempio, ieri il Sochaux terz’ultimo e quasi retrocesso ha fermato in casa il Psg ad un passo dal titolo.

Il richiamo , però, prima di Roma-Milan era stato chiaro: «Il Sassuolo deve salvarsi, mi auguro giochi al 100% e che Di Francesco schieri i migliori giocatori. Non voglio più vedere allenatori che nel dopo-partita si giustificano con frasi tipo “Abbiamo perso solo 1-0”». Il riferimento è a Ballardini ed alle sue frasi nel post -. Ma sulla questione ci era già andato su anche in precedenza, «spero che gli avversari della si impegnino fino alla fine, quest’anno non sempre è andata così».

Provinciale a chi? Ieri, però, il francese non ha voluto replicare, chissà se lo farà questa mattina a Chieti, dove (con Immobile e Cairo) riceverà il premio Giuseppe Prisco alla «lealtà, correttezza e simpatia sportiva». Prima di lui, del resto, il pensiero giallorosso lo avevano espresso («La in Italia è imbattibile perché il sistema è indirizzato in modo tale che lo sia. Gli avversari giocano timorosi, in Europa non è così e si vede») e («Sono i più forti, ma qualche aiutino ce l’hanno sempre: è evidente, c’è poco da fare»). In difesa di Rudi, però, ha preso posizione la Roma, che ha sottolineato come «ad essere provinciale non sia , ma l’atteggiamento di alcuni protagonisti del calcio italiano che accettano (e giustificano) passivamente una sconfitta ancor prima del fischio d’inizio».

Mini-dossier Ma a chi si riferiva davvero il francese? Di certo al Sassuolo, che stasera — come all’andata — mancherà per del suo uomo migliore, Domenico Berardi (di proprietà bianconera). Ma il mirino giallorosso era puntato anche sullo stesso e sul Livorno, con riferimento le dichiarazioni pre- del presidente Spinelli: «Andremo a Torino con il pallottoliere. Di Carlo farà riposare molti diffidati, per noi la partita che conta è la prossima, quella con il Chievo». Nell’occhio di Trigoria, però, sono finite anche altre gare, come i due derby vinti dalla con il Torino, dove nonostante i torti subiti, il tecnico granata Ventura è apparso troppo “morbido”. E poi la sfida con il Chievo (gol annullato a Paloschi, «Pazienza, è stato un errore in buona fede» le parole di Campedelli verso il guardalinee Preti) e quella con il , con Gasperini (ex bianconero) che prepara così la gara: «Nessuno osi pensare che si possa travolgere la , guai a noi, ma proveremo a metterli in difficoltà ». Tutte frasi che a Trigoria hanno suonato in modo strano, a cominciare dalle orecchie di : «Possibile che ci si arrenda già prima di giocare?», ha pensato Rudi. Stasera avrà una risposta, in un senso o nell’altro.