22/04/2014 10:49
IL ROMANISTA - Non c’è pasquetta che tenga per Stephan El Shaarawy. Un po’ perché è musulmano, un po’ perché dopo quattro mesi passati a guardare i compagni allenarsi, ieri finalmente è toccato a lui tornare in campo per svolgere l’intera seduta di allenamento, la prima della settimana per i rossoneri, con il resto del gruppo.
Un passo che il Faraone aspettava da qualche settimana, fin da quando l’ultimo consulto con il professor van Dijk (il chirurgo che lo ha operato al piede la vigilia di San Silvestro e che più recentemente ha rimesso a posto il ginocchio di Strootman) aveva dato l’ok all’ultima fase della riabilitazione, quella che deve riportare in campo il giovane attaccante. La luce in fondo a un lunghissimo tunnel per El Shaarawy, che ha praticamente buttato la stagione delle conferme per una serie di problemi fisici che dall’autunno a questa parte non hanno mai smesso di tormentarlo.
Dopo aver qualificato il Milan alla fase a gironi della Champions segnando un gol pesantissimo a Eindhoven, è arrivato un brutto guaio muscolare che l’ha tenuto fuori fino a dicembre. Rientrato per il breve spazio di una partita, in allenamento si è procurato una frattura da stress al terzo metatarso del piede sinistro: a Milanello contavano di curarlo senza intervenire, ma dopo tre settimane il dolore non passava e allora El Shaarawy ha scelto di operarsi, in Portogallo fra Natale e Capodanno. Riabilitazione lunga, come sempre quando si tratta di ossa, solo la scorsa settimana l’accelerata finale che l’ha riportato a lavorare con il pallone. Per sette giorni si è allenato con la Primavera di Inzaghi, con la quale sabato è pure sceso in campo nel finale di partita contro il Verona, giusto il tempo di procurarsi un rigore senza poterlo battere, perché il colpo al piede ricevuto, oltre al fischio dell’arbitro, aveva causato pure l’intervento dei medici che già temevano il peggio.
Invece è andato tutto bene e dopo un giorno e mezzo di riposto, ieri El Shaarawy ha fatto l’ultimo passo tornando ad allenarsi in gruppo, per la prima volta agli ordini di Clarence Seedorf. Da escludere che possa essere della partita venerdì all’Olimpico, possibile invece che venga convocato per la trasferta, almeno per fargli riassaggiare il clima campionato. Chi invece venerdì potrebbe rivedere il campo è Michael Essien, anche lui reduce da un infortunio e anche lui al primo allenamento con i compagni. Un’ora e mezza di lavoro in tutto per la squadra di Seedorf, che ha fatto esercitare i suoi sui cross dal fondo e gli inserimenti. In risalita dopo un inverno di risultati altalenanti e ancora in cerca di un gioco convincente, il Milan viene da cinque vittorie consecutive e va a caccia di punti per raggiungere la zona Europa League.