09/04/2014 11:03
LEGGO (F. MACCHERONI) - Sono arrivate le 4 giornate di squalifica a Mattia Destro (3 per la prova tv). Il ricorso presentato dalla Roma servirà prima di tutto a stabilire se il giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, con la sua decisione abbia fatto giurisprudenza, o semplicemente una sciocchezza.
Primo punto: l’arbitro Massa aveva punito l’intervento di Destro, quindi con le attuali norme non si giustifica l’intervento di Tosel. Punto secondo: perché non è stato punito l’intervento di Conti su Pjanic nella stessa partita? L’impressione è che il martellamento fatto da Sky sull’episodio che ha visto protagonista Destro abbia fatto giurisprudenza, nel senso che ha condizionato i vertici federali (infatti lo stesso presidente, Abete, ha avuto frasi che avranno probabilmente condizionato Tosel). Punto terzo: non è la prima volta che la Roma viene lapidata alla vigilia delle sentenze del giudice sportivo. Anche per De Rossi (pugno a Icardi) ci fu una pre-sentenza da parte del ct Prandelli e un martellamento televisivo, cosa che non si è riscontrata per altri episodi, a volte più pesanti. Che cosa deve fare la Roma? Il dg Mauro Baldissoni ha spiegato in maniera esauriente le ragioni del club e sembrano inappuntabili, ma ora bisogna alzare il tiro. Visto il muro-federale, rimane il presidente del Coni, Malagò, che deve intervenire di fronte a un caso così spinoso. Infine Destro: più della manata ad Astori, ha infastidito vederlo crollare in terra con le mani sul viso. Fosse stato espulso da Massa per questo, avremmo applaudito