23/04/2014 09:49
GASPORT (M. CECCHINI) - Oggi - 450 anni fa - nasceva William Shakespeare e da quel giorno la poesia è entrata un po’ più a fondo nella vita quotidiana di tutti noi (sapeste quante frasi del Bardo adoperiamo senza saperlo). Un pizzico è andata a posarsi anche nel calcio, e alla Roma (anche) sui piedi di Miralem Pjanic. Per questo il caso legato al suo contratto è centrale nelle strategie di mercato della Roma.
Vertice col manager La scorsa settimana il d.s. Sabatini ha parlato con Michael Becker, manager del giocatore. La posizione del bosniaco col passare dei giorni si è andata a delineare in questo senso: avuta la certezza che Garcia resterà alla Roma (presto firmerà il rinnovo fino al 2017, forse con una clausola rescissoria), Pjanic intende restare alla Roma perché si trova benissimo, ha un ruolo da leader che in altri club (Psg, e Bayern su tutti) non avrebbe, sa che avrà ancora tempo per monetizzare ai massimi livelli. Perciò, se sarà accontentato dal punto di vista economico andando a guadagnare circa 4 netti (compresi facili bonus) - e clausola di rescissione da circa 30 milioni - è pronto a firmare il rinnovo, ma a una condizione: non essere ceduto subito per fare cassa. Altrimenti, lascerà la situazione invariata.
Strootman: oggi e domani Anche sull’onda dei desideri di Garcia, la sensazione è che la dirigenza è pronta ad accontentarlo. Per questo, pensando alla eventuale necessità di una cessione eccellente, si torna a parlare di Strootman, il cui recupero - ieri certificato anche dalla Roma attraverso un comunicato e la visita del medico Colautti - procede bene. Ed è il Manchester United il club più interessato all’olandese.
Vertonghen & Co. Questo libererebbe ulteriore cash per il mercato. Ed infatti, dal fronte Tottenham, si torna a parlare dell’interessamento per il difensore Vertonghen e i centrocampisti Sandro e Paulinho. In ogni caso, si entrerà nel dettaglio già a fine settimana, visto che, dopo il match col Milan in programma venerdì, ci sarà il primo vero vertice di mercato tra Sabatini e Garcia.
Stadio: lo sprint Tutto questo perché domani torneranno dagli Usa i dirigenti Zanzi e Baldissoni dopo aver approfondito il tema conti col presidente Pallotta e il responsabile marketing Barror. Centrale è la questione stadio, il cui progetto sarà presentato ufficialmente al Comune la prossima settimana. Pallotta dice: «Se riusciremo ad avere lo stadio pronto per la data prevista (2016, ndr) , allora avremo un grande vantaggio su molte rivali, non solo in Italia, ma anche nei confronti delle squadre che ci affronteranno in casa nelle Coppe. Penso che presto il calcio italiano tornerà ad essere il numero uno. Basta vedere quello che sta facendo la Juventus, e quello che stiamo facendo noi con lo stadio. Se si guarda al campionato di Serie A, ci sono dalle sei alle otto squadre che possono essere piuttosto competitive nei prossimi anni».