01/04/2014 18:34
REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Bel convegno, di piena attualità oggi allo stadio Olimpico di Roma: la Lega Pro di Mario Macalli ha chiamato a raccolta i vertici dello sport e del calcio sul tema degli impianti. Il n.1 del Coni è stato chiaro. Malagò ha spiegato che lui non è assolutamente contro lo stadio della Roma (e anche della Lazio, se vorrà farlo).
Anni fa Franco Sensi diceva: "Senza di noi che ci fanno all'Olimpico? La corsa delle ranocchie?". Malagò ha spiegato:"Possiamo farci i concerti, il Sei Nazioni, il Golden Gala (peccato che quest'anno non ci sarà Bolt, ndr), le partite della Nazionale di calcio, eccetera". Insomma, il Coni correrà ai ripari, quando la Roma avrà il suo nuovo impianto (fra tre anni?).
Michele Uva, che il Milan vorrebbe per pianificare il nuovo stadio, ha spiegato i vantaggi della nuova legge sull'impiantistica. "La Juve ci ha messo otto anni per avere i permessi, l'Udinese otto: ora in un anno ci dovrebbe essere il via libera per i lavori", ha spiegato il dg di Coni Servizi, che sul fronte-impianti avrà sempre più un ruolo attivo. (...)