Roma e Juventus, ancora veleni Garcia: «Al lavoro per la Champions»

29/04/2014 10:52

CORSPORT (G. PIACENTINI) -  vs , atto terzo. Le schermaglie dialettiche tra gli allenatori che si stanno giocando lo scudetto vanno avanti. Ieri è stata la volta del tecnico giallorosso, che a Chieti ha ricevuto il «Premio Prisco» - riconoscimento assegnato per la «lealtà, correttezza e simpatia sportiva» -, giunto alla dodicesima edizione e dedicato all’indimenticato dirigente interista. Impossibile per l’allenatore giallorosso sfuggire alle domande su quello juventino.

«Il mio collega mi sembra un po’ nervoso», la sua risposta. Sulla questione è intervenuto a gamba tesa anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, Dejan Savicevic, ora presidente della federazione del Montenegro. «La - le sue parole a Radio Sportiva - è stata più forte di tutti negli ultimi anni, ma in questo campionato è stata spinta dagli arbitri: già nelle prime dieci giornate si era capito come sarebbe andata a finire. Avrebbe vinto ugualmente, ma ha ragione : gli aiutini ci sono stati. Non sono invece d’accordo sull’ultima polemica dell’allenatore della Roma».

Il tecnico francese ha poi analizzato la stagione romanista. «È incredibile quello che è successo. Se credo ancora al titolo? Vediamo, noi dobbiamo vincere a Catania una partita che sarà difficile, andremo per conquistare i tre punti ma il destino non è nei nostri piedi. Non è ancora il momento di parlare della gara con la , alla penultima giornata. Vedremo se il campionato sarà chiuso o meno, sarebbe bello continuare a sognare». Di sicuro stanno sognando i tifosi della Roma, ben oltre le aspettative che c’erano all’inizio della stagione.

Malgrado la vittoria di ieri sera della col Sassuolo ormai a mezzo passo dal titolo. «Mi ricordo quando sono arrivato, ora sono molto felice soprattutto per i miei ragazzi: i giocatori hanno fatto qualcosa di straordinario. Non cambierei niente di questa stagione, non dico le cose dopo, quando faccio una scelta penso sempre che sia quella migliore. Tutti possono sbagliare ma non ho nessun rimpianto: abbiamo 85 punti a tre partite dalla fine, la qualificazione in già conquistata. L’Olimpico è un ambiente meraviglioso, qui in Italia mi piace tutto». Un amore sbocciato e che sembra destinato a proseguire, nonostante le sirene straniere che negli ultimi tempi hanno rappresentato una tentazione. Già da oggi, però, comincerà a confrontarsi con il d.s. per pianificare il futuro: «Lavoreremo da questa settimana», l’indicazione del tecnico.

Chi ha già cominciato a pensare al futuro è invece , in odore di prolungamento fino al 2016 e presente ieri mattina alla conferenza «La lotta al cancro non ha colore», campagna per la prevenzione dei tumori indirizzata ai cittadini più disagiati, in particolare agli immigrati, che abitano nel nostro paese. Il è intervenuto anche sulla questione-Dani Alves, a cui i tifosi del Villareal hanno lanciato una banana durante la gara col . «Mi sono sentito partecipe delle offese che ha subìto, si parla di razzismo ma io penso sia ignoranza e lo sport deve continuare a dissociarsi da queste situazioni».