Roma, ora i pesi piuma cercano reti e conferme

11/04/2014 09:52

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - «E adesso chi segna?». Se lo chiedevano, tra radio e forum, i tifosi della Roma che sì saranno in massa allo stadio domani – attesi oltre 40.000 spettatori – ma si preoccupano che, senza , , e persino (29 gol in 4), con (7 reti) acciaccato e in forte dubbio, l’attacco formato da Gervinho, e Bastos (13 gol in 3) possa essere troppo leggero. Tutti bravi a creare gioco e occasioni, ma spesso poco freddi davanti al : l’ivoriano, con 7 reti in campionato, è quello che apre le difese avversarie ma non ha il feeling con la porta tipico dei bomber, Bastos idem e sembra aver smarrito, almeno quest’anno, quella cattiveria che la scorsa stagione lo aveva fatto diventare uno dei leader della . A questo punto, sperando nel recupero di , che ieri ha corso con Vito Scala e poi si è dedicato a lanci e tiri in porta, sarà costretto a fare di necessità virtù, confidando soprattutto nell’aiuto dei centrocampisti.

Pochi gol Anche se, tolti e , non è che la mediana giallorossa abbia così tanta confidenza con la porta. I tre titolari di domani, , e Taddei hanno segnato appena un gol a testa, nonostante il tecnico dica spesso loro – soprattutto al belga – di tentare di più la via della conclusione. E ieri in allenamento lo hanno fatto, esercitandosi anche a provare le conclusioni più complicate che, in una partita come quella contro l’Atalanta, potrebbero rappresentare una chiave di volta decisiva. Banco di prova Sicuramente, tolto Gervinho, la gara contro i bergamaschi sarà molto delicata per il futuro di Bastos e , chiamati a dare risposte convincenti, anche sotto il profilo della personalità. Gol e giocate sì, ma anche atteggiamenti giusti che, soprattutto per quanto riguarda il serbo, nelle ultime settimane sono venuti meno. Tornerà titolare un mese e mezzo dopo l’ultima volta (RomaInter), mentre per Bastos sarà la seconda volta dopo il k.o. di , precedente certo non benaugurante.

Rigori e punizioni Se l’assenza di fosse confermata, con , e out, sarà poi molto probabilmente l’uomo addetto ai calci piazzati. Una responsabilità importante, l’ennesimo segnale che il serbo non può fallire i 90 minuti di domani. I fischi dell’Olimpico, appena accennati contro il Parma, non gli hanno fatto piacere, così come i commenti dei tifosi che poco hanno gradito la corsa negli spogliatoi (e non sotto le due curve) al fischio finale. , che in pubblico lo riempie sempre di complimenti, in privato ci parla e cerca di spronarlo, lo stesso ha fatto , convinto che il vero , a Roma, si sia visto solo a tratti. Per i dirigenti giallorossi è incedibile, a fine stagione si capirà se lo stesso vale per e per il suo agente, Ramadani, che certo non ha gradito vederlo in panchina quattro volte nelle ultime cinque partite. E lui è uno che quando si tratta di fare braccio di ferro con le società non si tira mai indietro. Per informazioni chiedere a Daniele Pradè.